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Randi, Elisabetta
La cucina autarchica
179757 1942 , Firenze , Cionini 50 occorrenze

prendere colore. Indi si mettono i pesci ben puliti e tagliati a fette e si fanno soffriggere, bagnandoli a poco per volta, con due bicchieri di vino bianco

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levarli si disfà nella zuppiera un uovo intero, con un pugno di parmigiano grattato; vi si versa a poco alla volta il brodo ed infine si uniscono i

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Si aggiunge allora della buona salsa di pomodoro o della conserva e si prolunga l'ebollizione gettando a poco alla volta delle ramaiolate di brodo o

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il pepe necessario. Si tira questo sugo a cottura aggiungendo, volta a volta, delle ramaiolate di acqua calda, fino ad ottenere la quantità voluta

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un po' per volta e col mestolo nella destra, si mescola continuamente. È necessario che questa farina bolla molto e quando essa è ristretta in modo da

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S'intride la farina con le uova e col latte versato a poco alla volta entro una casseruola; si aggiunge il cacio groviera a pezzettini e si mette l

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Si cuoce il riso nell'acqua, versandola a poco alla volta; quando è giunto a mezza cottura, si aggiunge del buon sugo di carne, preparato con

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rimuove continuamente col mestolo, finchè abbia succhiato tutto il soffritto. Allora si comincia a versare acqua calda ad un ramaiolo per volta, si sala e

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battuto unitamente alla carne e si condisce con sale e pepe. Si volta la carne spesso e quando sarà rosolata, si sparge sulla medesima un pizzico di

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volta, ricordando che se il riso bolle troppo in ristretto, resta duro nel centro e si sfarina alla superficie. Si sala e si tira a cottura completa

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riso, aggiungendo, a volta a volta, dell'acqua calda o del brodo. Si serve il risotto ben cosparso di parmigiano.

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ranocchi ad un ramaiuolo per volta, fino a cottura completa. Prima di levare il riso, si getta dentro un pugno di parmigiano e si serve.

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versata a poco per volta in principio e poi in quantità tale da cuocere il riso. Si fa bollire fino a che le tinche non siano spappolate e allora si

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Si pongono in una ciotola due tuorli d'uovo ben freschi e dopo averli frullati alquanto, si lascia cadere sui medesimi, a poco per volta, e a goccia

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Si raccoglie quindi il passato entro una tazza e, mescolando con un cucchiaio di legno, si aggiunge a poco alla volta il succo del limone, e tanto

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questa comincia a prendere il colore nocciuola, vi si versa, a poco per volta, del latte, girando continuamente il mestolo, finchè non si vede il

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Si mettono due tuorli d'uovo con un po' d'acqua in una bacinella sopra un fuoco leggero, si comincia a batterli con la frusta; poi un po' per volta

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nocciuola, vi si versano sopra, un poco per volta, due ramaioli di brodo del pesce medesimo. Quando la farina nel bollire non cresce più, si ritira la

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e si friggono a poco per volta nell'olio bollente. Dopo fritte si aggiustano su di un piatto e si mandano in tavola accompagnate con salsa di

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poco per volta il latte. Quando il composto sarà bene assodato, si coprono con esso sei fette di pane arrostito, grosse quasi un dito e senza crosta

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Si prendono sei uova freschissime e si friggono in padella con olio nel modo seguente: Si rompono le uova una per volta in un piatto; quando l'olio è

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una palla piccola, dorata all'esterno, con al centro il tuorlo ancora liquido); si estraggono alla svelta le uova una per volta e si pongono ad

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. Si aggiunge la carne di cui si dispone e si condisce con sale e pepe. Si volta spesso la carne, e quando sarà rosolata, si sparge sopra di essa un

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sale e pepe e quando ha preso colore si getta del sugo di pomodoro. Si fa cuocere, aggiungendo, volta a volta un po' di brodo, quando il sugo fosse

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Allora si comincia a versare, poco per volta, l'acqua e si aggiunge un mazzetto di verdura composto di alcune strisce di cipolla e di carota, di fili

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, oppure un pizzico di funghi secchi. Al momento di mandarla in tavola, si ritira la casseruola dal fuoco e vi si gettano, poco per volta, mescolando

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Rosolata che sia, si tira a cottura con brodo versato a poco per volta e sugo di pomodoro o conserva. Si fa a parte un intriso con grammi 20 di burro

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volta i pezzetti di coniglio. Si mettono in casseruola, quando il soffritto ha preso un bel colore.

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il grande potere nutritivo e lo speciale aroma, dovuto, in massima parte, ad una sostanza speciale, la «creatina» la quale diminuisce, a sua volta

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sugo, versato a poco per volta.

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Intanto si mette un po' di burro in una casseruola, si mischia ad esso, poco alla volta, e sempre rimuovendo, un cucchiaino di farina, indi un mezzo

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larghe un centimetro e si condiscono con olio e sale. Qualche minuto prima di mangiare, si passano all'uovo sbattuto e si friggono pochi per volta nell

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gli spinaci e si fanno cuocere a fuoco lento, rivoltandoli col cucchiaio, tratto tratto per dieci minuti; vi si uniscono, poco per volta, due cucchiai

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Si cuoce a bagno maria in uno stampo bucato, che si potrà riempire con un buon sugo di carne, una volta sformato.

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Si prendono pesche spicche, mature e sane, si gettano, due alla volta, per un minuto, nell'acqua bollente e, tolte dall'acqua, si sbucciano senza

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, versata a poco per volta onde ridurla una liquida farinata, in cui getteremo un pugno di pinoli interi. Alcuni aggiungono ai pinoli delle noci a pezzetti

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castagne {circa 200 grammi) in un tegame e vi si versa, a poco alla volta, un quarto di litro di latte, mescolando bene onde non si formino bozzoli, poi

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una mezz'ora, le castagne saranno cotte, si prendono allora dall'acqua bollente poche alla volta, si spellano e si pestano al mortaio, finchè son calde.

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Con un cucchiaio, si prende la purea e si fanno tante parti uguali a forma di grosse noci, si passano una alla volta all'uovo sbattuto, e poi al pane

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volta, mescolando. Si mette il composto al fuoco, affinchè assodi, girando il mestolo, senza però far bollire. Si aggiunge un po' di vainiglia

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Si lavora il tutto con un mestolo per più di un'ora, aggiungendo, una alla volta, tre uova e 30 grammi di burro disciolto.

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Volendo a questa dare forma più elegante, dopo cotta da una parte, si volta, perchè si rassodi anche dall'altra (aggiungendo il burro necessario

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diaccio, si spremono dentro i limoni uno alla volta, assaggiando il composto; si passa attraverso un pannolino precedentemente bagnato e si versa nella

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composto dallo staccio un'altra volta e si pone nella sorbettiera. Si serve in bicchierini a calice e tutto d' un pezzo.

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Così gli scarti del prosciutto, una volta gettati da parte, sono oggi gelosamente conservati ed utilizzati per fare minestre di verdura, umidi, ecc.

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criterio un'altra volta, gli avanzi della mensa, che sono tanti; i resti della minestra, la carne residua, gli erbaggi e le chiare delle uova, le

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'arte sopraffina di utilizzare un'altra volta i resti di mensa e di cucina, onde allietare il gusto e fare economia.

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messo in tavola una seconda volta.

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tagliati, che si fanno, a loro volta, dorare nella stessa casseruola; quando avranno evaporata buona parte dell'acqua che contengono, si unisce quella

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una mano, mentre con l'altra s'introduce la segatura, pigiandola forte, di modo che, una volta empita la latta o la scatola, si possano togliere

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