15. La tartaruga. — Le tartarughe forniscono uno dei cibi più delicati e saporiti che si assomigliano con ragione alle vivande di pollo. Vi sono molte specie di tartarughe, una delle quali, la più squisita, la Testudo midas, raggiunge qualche volta la lunghezza di 2 metri e il peso di 300-350 chilogr. Essa abita nei mari della zona torrida e non esce dall'acqua se non per deporre nella sabbia ardente le sue uova che, salate o marinate come la carne, costituiscono un fiorente ramo di commercio e che cotte sode si mangiano nella famosa minestra o come guernizione dei ragoûts. Col guscio di questa testuggine i selvaggi costruiscono i più svariati oggetti. I pettini, le forcelle ecc. però derivano da una specie più piccola, dalla Chelonia imbricaia, che vive pure nella zona torrida ma la cui carne non si mangia.
chilogr. Essa abita nei mari della zona torrida e non esce dall'acqua se non per deporre nella sabbia ardente le sue uova che, salate o marinate come la
1. Gli uovoli, fonz cocch, fonz öv, bolé real ecc. (Amanita caesarea). — Questo fungo, forse fra tutti il più squisito, che gli antichi Romani chiamavano „ cibo degli dei " cresce nei boschi e nella zona della vite. Esso si sprigiona dal suolo sotto la forma d'un candido uovo, ma la volva, specie di camicia che lo ricopre, non tarda a lacerarsi e il bel micete s'innalza dritto sul suo gambo color crema, guernito all'apice da un elegante anello giallo rigato, spiegando un cappello rosso minio con le lamelle giallastre.
chiamavano „ cibo degli dei " cresce nei boschi e nella zona della vite. Esso si sprigiona dal suolo sotto la forma d'un candido uovo, ma la volva, specie