Delle zucche se ne conoscono molte varietà, ma le migliori sono quelle di pasta gialla e soda. Sono ottimi frutti, dalla polpa zuccherina ed amidacea, che bene si prestano per puree, per minestre, per fritture ed anche per alcuni dolci. La massaia intelligente può tentare con la zucca delle nuove combinazioni, senza tema di errare nella riuscita, tenendo presente che è molto ricca di acqua e che occorre prepararla in modo da asciugare una buona parte di essa, attraverso l'evaporazione o la salatura a freddo.
Delle zucche se ne conoscono molte varietà, ma le migliori sono quelle di pasta gialla e soda. Sono ottimi frutti, dalla polpa zuccherina ed amidacea
Si scelgono delle zucchine mezzane, si spuntano alle estremità, si lavano bene e poi si tagliano in fette diagonali, dello spessore di almeno due centimetri. Si spruzzano di sale fino e poi si pongono a sgocciolare in un recipiente bucato. Si lasciano così coperte un paio d'ore con abbondante olio; quando saranno cotte e colorite d'un color d'oro scuro, si scolano, poi si aggiustano a strati regolari in una zuppiera o in qualunque altro recipiente, cospargendo sopra ciascuno strato, un poco di aglio trito, unito ad abbondante prezzemolo tagliuzzato. Alcuni mischiano anche delle foglie di basilico fresco nel prezzemolo, il che aggiunge ancora del gusto alla marinata. Pronte che saranno le zucche, si mette a bollire del buon aceto in quantità sufficiente da ricoprire perfettamente le zucche, aggiungendo un poco di sale. Appena l'aceto alzerà il bollore, si versa immediatamente sulle zucche, si coprono bene e si lasciano così per 24 ore.
basilico fresco nel prezzemolo, il che aggiunge ancora del gusto alla marinata. Pronte che saranno le zucche, si mette a bollire del buon aceto in
Le zucche, così preparate, si possono mantenere otto o dieci giorni, purchè tenute in luogo fresco e che l'aceto sia bastante per ricoprirle. Esse sono eccellenti ed appetitose, sia da mangiarsi sole, sia per contorno del manzo bollito o di altre carni senza sughi.
Le zucche, così preparate, si possono mantenere otto o dieci giorni, purchè tenute in luogo fresco e che l'aceto sia bastante per ricoprirle. Esse