ALMANACCO IGIENICO POPOLARE DEL Dott. PAOLO MANTEGAZZA ANNO DECIMOSETTIMO 1882 PICCOLO DIZIONARIO DELLA CUCINA MILANO LIBRERIA GAETANO BRIGOLA Corso Vittorio Emanuele, 26
ALMANACCO IGIENICO POPOLARE DEL Dott. PAOLO MANTEGAZZA ANNO DECIMOSETTIMO 1882 PICCOLO DIZIONARIO DELLA CUCINA MILANO LIBRERIA GAETANO BRIGOLA Corso
Il sale di cucina è cloruro sodico più o meno puro, è principe dei condimenti, è anzi un vero e proprio alimento, perchè ripara alla perdita di sale che per diverse vie facciamo ogni giorno nell'esercizio della vita e perchè, meno forse lo smalto dei denti, tutti i tessuti e tutti i liquidi del nostro corpo, contengono cloruro sodico. Per virtù igieniche è da preferirsi il sale che ci dà il mare in confronto di quello che ci danno le miniere. In tutti i libri d'igiene e di fisiologia troverete la storia moderna del sale, ma se volete erudirvi nella sua storia antica, consultate questi libri:
Il sale di cucina è cloruro sodico più o meno puro, è principe dei condimenti, è anzi un vero e proprio alimento, perchè ripara alla perdita di sale
Salmone. — Pesce delicatissimo d'Europa, ma che in Italia non si mangia quasi mai fuorchè salato o in conserva. È nutriente, è digeribile, è divino, è roseo come le guancie delle belle scandinave, che ne mangiano ogni, giorno, protestando spesso contro il polisalmonismo della loro cucina: Toujours saumon, toujours saumon!
, è roseo come le guancie delle belle scandinave, che ne mangiano ogni, giorno, protestando spesso contro il polisalmonismo della loro cucina: Toujours
Salsa. — Dumas nel suo gran Dizionario di cucina dà la ricetta di 89 salse, ma nessuna di esse prese da sola nè tutte le ottantanove salse prese assieme valgono questa: l'appetito. È questa la salsa, che fa trovare saporitissimo un pezzo di pane nero e una cipolla cruda, ed è la sua mancanza che fa
Salsa. — Dumas nel suo gran Dizionario di cucina dà la ricetta di 89 salse, ma nessuna di esse prese da sola nè tutte le ottantanove salse prese
Tartufo. — Mistero poetico del mondo gastronomico, che si svolge nelle viscere oscure e profonde della terra e che prepara all'uomo delizie ineffabili al palato, alti pensieri e bassi desiri; singolarissima trasformazione delle forze vive della natura! — Chi potesse dare l'equazione dei sedici milioni di tartufi che produce ogni anno la Francia e offrirci i risultati in cifre del bilancio del bene e del male, ci darebbe un trattato di alta e bassa psicologia e scriverebbe un gran libro! Brillat Savarin chiama il tartufo diamante della cucina e Dumas non esita a dirlo il sacrum sacrorum dei gastronomi, parola che i ghiottoni d'ogni epoca non hanno pronunziato mai senza portare le loro mani al cappello. Il tartufo non è digeribile per tutti, ma è sempre eccitante. Mangiatene poco per volta e vi auguro di poterne mangiar spesso.
bassa psicologia e scriverebbe un gran libro! Brillat Savarin chiama il tartufo diamante della cucina e Dumas non esita a dirlo il sacrum sacrorum dei
Uovo. — Il più democratico e il più aristocratico degli alimenti animali, e che ha in sè una così spiccata individualità da aver dato ai fisiologi e agli igienisti un'unità di misura per confrontare il valore nutritivo di quasi tutti i cibi, e di aver fornito al dizionario i più bei proverbi, ai filosofi i più astrusi problemi dell'essere e del non essere. L'uovo è candido come la verità, è chiuso, in sè e raccolto come l' uomo modesto e felice e sotto il suo piccolo volume rappresenta un massimo di conforto al ventricolo, di nutrimento all'organismo. Democratico offre i suoi tesori di forza e di salubrità al povero proletario, come al più Creso dei Re. Nello stesso tempo aristocratico come il genio vero non si lascia sedurre dalle leccornie della cucina e rimane sempre al disopra d'ogni più complicato intingolo gastronomico. L'uovo appena fatto e intiepidito sulla cenere o nell'acqua calda sfida tutti i pâtés, tutti i salmis, tutti i pandemonii raffinati della ghiottoneria e sembra dire: io sono quel che esiste ab eterno, io sono quel che sono. Tanto modesto da costare un soldo, tanto fragile da non resistere alla più piccola caduta, si innalza nelle più alte regioni del soprannaturale, proponendo all'uomo il più metafisico dei problemi: Venne al mondo prima l'uovo o prima la gallina?
leccornie della cucina e rimane sempre al disopra d'ogni più complicato intingolo gastronomico. L'uovo appena fatto e intiepidito sulla cenere o nell'acqua
Aglio. — Bandite dalla vostra cucina questo fetidissimo bulbo, di cui si può privarsi senza compromettere punto la nostra ghiottoneria. Scacciate da casa vostra la cuoca che nasconde l'aglio nelle vostre vivande e negate i vostri baci alle vostre donne che hanno commesso il delitto di mangiarne. È più facile nascondere un amore felice, o un delitto commesso, che uno spicchio d'aglio ingoiato. Per la prima scoperta ci vuole la lente dell'inquisitore o l'inquisizione di un tribunale: per iscoprire l'aglio basta un naso ben fatto. È falso che mettendo al collo o fra i panni dei bambini uno spicchio d'aglio si tengan lontano i vermi.
Aglio. — Bandite dalla vostra cucina questo fetidissimo bulbo, di cui si può privarsi senza compromettere punto la nostra ghiottoneria. Scacciate da
Il primo è una carrozza mista, destinata in tempo di pace pel servizio dei passaggieri di prima e seconda classe e pel bagagliaio, nella quale sono stati praticati gli assestamenti necessari per ridurla in cucina per 240 persone; in refettorio per ufficiali medici, farmacisti ecc., in servizio degli ammalati; in farmacia; in alloggio per due medici assistenti; ecc., ecc.
stati praticati gli assestamenti necessari per ridurla in cucina per 240 persone; in refettorio per ufficiali medici, farmacisti ecc., in servizio
Bello il cielo, ridente il paese, l'aria inebbriante, simpatico il dott. Valsecchi, dottissimo il prof. Visconti. — O voi tutti che avete bisogno di acque fresche e di ottima cucina, andate dunque a Regoledo.
acque fresche e di ottima cucina, andate dunque a Regoledo.
Anice. — Erba originaria dell'Egitto, oggi acclimata dovunque per il grato aroma dei suoi steli, che si mangiano verdi in qualche parte d'Italia e dei suoi semi che entrano in molti preparati della cucina, della confetteria e del liquorista. È gran nemico dei venti umani, e sarebbe la più benedetta delle piante se riuscisse a guarire i cervelli umani da tutte le loro flatulenze. Invece non serve che a mettere in fuga i venti dello stomaco e dell'intestino e per alcuni ventricoli arresta la digestione invece di favorirla. Perfino i biscottini d'anice sono per molti indigesti.
dei suoi semi che entrano in molti preparati della cucina, della confetteria e del liquorista. È gran nemico dei venti umani, e sarebbe la più benedetta
Anitra. — Uccello noto a tutti e che da alla cucina diverse specie e varietà domestiche e selvaggie; dà però sempre una carne poco digeribile ai ventricoli delicati ed insofferenti dei cibi troppo grassi. L'anitra selvatica si mangia quasi sempre in umido o in salmì o colle lenti; è più magra e più saporosa della domestica, ma non è neppur essa cibo per gli schifiltosi e i convalescenti. Le uova dell'anitra sono di un sapore meno delicato che quelle di gallina e il colore del tuorlo ne è più oscuro.
Anitra. — Uccello noto a tutti e che da alla cucina diverse specie e varietà domestiche e selvaggie; dà però sempre una carne poco digeribile ai
Avena. — Queste cereale, che fra noi è quasi unicamente riservato ai cavalli, merita di essere introdotto anche nella cucina degli uomini. Essa contiene meno amido che l'orzo, ma è più ricca di materie grasse ed ha un principio aromatico e fragrante, che la rende piacevole e di facile digestione. Nella Svizzera e in altri paesi se ne fanno zuppe e pietanze molto gradevoli.
Avena. — Queste cereale, che fra noi è quasi unicamente riservato ai cavalli, merita di essere introdotto anche nella cucina degli uomini. Essa
Basilico. — Erba notissima e profumata, che è la delizia della cucina genovese ed egiziana. In Persia si fanno gonfiare i semi di basilico nell'acqua con cui si fanno poi gelare per averne un rinfresco aggradevole e aromatico.
Basilico. — Erba notissima e profumata, che è la delizia della cucina genovese ed egiziana. In Persia si fanno gonfiare i semi di basilico nell'acqua
Borragine. — Erba indigena dell'Italia, che offre alla insalata i suoi bei fiori azzurri e alla cucina le sue foglie pelose e succolenti, che ravvolte di pastina e fritte ponno far credere agli avari e agli stangati di dare agli ospiti un piatto saporito.
Borragine. — Erba indigena dell'Italia, che offre alla insalata i suoi bei fiori azzurri e alla cucina le sue foglie pelose e succolenti, che
Caffè. — Nel primo dei miei almanacchi, (Igiene della cucina) che rimonta alla bellezza di sedici anni or sono e nel settimo che rimonta al 1872 (Igiene d'Epicuro) e nei Quadri della natura umana ho parlato in lungo e largo, per traverso e per obbliquo, in superficie e in profondità, del preziosissimo grano d'Arabia; ma il caffè è come gli uomini di genio e come le belle donne; qualche cosa di così grande e di così ricco, che ogni giorno vi ritrovate qualche grandezza nuova qualche nuova bellezza. Non sono che i minchioni e le donne brutte che non posseggono che un tuono solo e una sola superficie. Non vi sia dunque discaro che per ennesima volta io vi dia un nuovo codicillo sul caffè, e credo questo codicillo necessario; perchè anche dopo aver tanto scritto e riscritto, discusso e ridiscusso mi sento ogni giorno domandare ancora: Ma, dottor mio, il caffè aiuta o no la digestione?
Caffè. — Nel primo dei miei almanacchi, (Igiene della cucina) che rimonta alla bellezza di sedici anni or sono e nel settimo che rimonta al 1872
Carciofo. — È una verdura molto saporosa e sana. Crudo meno digeribile che cotto. Fra noi i carciofi di Sardegna più che squisiti sono divini e non dispiaccia l'aggettivo sacrilego, ricordando che le cipolle molto inferiori ai carciofi ebbero già in Egitto onori divini. Si possono conservare i carciofi per l'inverno, facendoli cuocere a mezza cottura, separandone le foglie più rustiche e il pelo interiore e gettandoli poi nell'acqua fredda, mentre sono ancora caldi. Si fanno asciugare sopra graticci, poi si seccano nel forno per quattro giorni di seguito, dopochè se ne è cavato il pane. I carciofi così mummificati riprendono la loro forma e la loro morbidezza appena si mettono in molle nell'acqua calda. Dumas nel suo gran Dizionario della cucina insegna sedici maniere per cucinare i carciofi.
cucina insegna sedici maniere per cucinare i carciofi.
Fagiuolo. — Il dizionario, che è più capriccioso di una bella signora, mette avanti al più aristocratico degli uccelli, il più plebeo dei legumi. Habent sua fata.... phaseoli. I fagiuolini verdi e tenerelli sono fra le verdure più salubri; i fagiuoli maturi sono spesso flatulenti ed anche indigesti, se poco cotti o se cotti in un'acqua cruda (Vedi Igiene della Cucina) che non possa cuocerli. In quest'ultimo caso basta mettere nella pentola un pizzico di carbonato di soda o un sacchetto di cenere. Pitagora proibiva ai suoi scolari il mangiar fagiuoli, forse perchè non fosse disturbato il severo silenzio della scuola da suoni inopportuni e forse per la stessa ragione il fagiuolo era già stato dichiarato impuro dai sacerdoti dell'antico Egitto. Noi non siamo tanto severi quanto Pitagora e i preti egiziani, ma raccomandiamo di mangiar solo i fagiuoli a buccia sottile e ben cotti. Ottimi sono quelli di Soissons, migliori ancora quelli di Trebisonda.
, se poco cotti o se cotti in un'acqua cruda (Vedi Igiene della Cucina) che non possa cuocerli. In quest'ultimo caso basta mettere nella pentola un
Porco. — Segno d'immensa gola e di pietà profonda, questo animale ebbe onori divini, quali sono i seguenti : Un'arguto scrittore lo apostrofava coll'epiteto di caro angelo e gli antropofagi della Polinesia credettero di onorare l'uomo, chiamandolo porco lungo. Lunghi o corti, è certo che molti uomini valgono molto meno di un porco, perchè inutili in morte, inutilissimi o dannosi in vita. Il porco non merita di essere chiamato caro angelo, nè uomo corto; non merita nè adulazione, nè calunnie, ma deve essere rispettato e custodito come una delle più care gioie della cucina animale. Aveva quindi tutte le ragioni possibili di questo mondo Grimod de la Reyniére di scrivere:
uomo corto; non merita nè adulazione, nè calunnie, ma deve essere rispettato e custodito come una delle più care gioie della cucina animale. Aveva quindi
Rana. — Animaletto elegante, che canta male, che salta bene e che dà alla nostra cucina una carne saporita e di facile digestione, per cui conviene assai bene ai convalescenti. È falso, che il brodo di rana abbia particolari virtù medicinali. Gli Inglesi hanno in orrore le rane e non le mangiano mai, mentre in Italia e in Germania formano un delizioso piatto di magro. In Francia sono abbastanze stimate, ma questo gusto deve essere tutto moderno, perchè Bernardo Palissy nel suo Traité des pierres, che è del 1580, scrive: «Et de mon temps j'ai veu qu'il se «fust trouvé bien peu d'hommes qui eussent voulu manger ni tortues, ni grenouilles.»
Rana. — Animaletto elegante, che canta male, che salta bene e che dà alla nostra cucina una carne saporita e di facile digestione, per cui conviene
Il risotto è una delle massime glorie della cucina milanese e per farlo bene esistono forse tante ricette, quante sono le teste degli abitanti di Milano. Accettate pure la ricetta che volete, ma applicate ai grani di riso il motto sublime di Visconti-Venosta: indipendenti sempre, isolati mai!
Il risotto è una delle massime glorie della cucina milanese e per farlo bene esistono forse tante ricette, quante sono le teste degli abitanti di
Con questo crocante si fanno tempietti, casuccie ed ogni sorta di oggetti, che riescono di facilissima esecuzione. È loro prerogativa l'armonia delle proporzioni e la semplicità. Per questi pezzi le mandorle dovranno essere tritate e di poi passate al cribro di cucina non troppo fìtto. Ove la quantità fosse maggiore della dose indicata, converrà prepararlo in due riprese.
proporzioni e la semplicità. Per questi pezzi le mandorle dovranno essere tritate e di poi passate al cribro di cucina non troppo fìtto. Ove la
Quantunque la cucina sia screditata di attenersi ad usi antiquati, tuttavia col tempo taluni vecchi metodi di conservazione delle vivande scompariranno affatto mediante l'applicazione dell'acido salicilico.
Quantunque la cucina sia screditata di attenersi ad usi antiquati, tuttavia col tempo taluni vecchi metodi di conservazione delle vivande
Il compito della cucina si ridurrà a stabilire il quantitativo che richiedesi ad ogni articolo culinario, tenuto conto che ciascun individuo può senza verun inconveniente digerire grammi 1,5 d'acido salicilico giornalmente.
Il compito della cucina si ridurrà a stabilire il quantitativo che richiedesi ad ogni articolo culinario, tenuto conto che ciascun individuo può
La conservazione degli alimenti è della massima importanza per la cucina. Trattasi di conservare le verdure per l'inverno, di conferire lunga durata alle carni e ridonare un buon sapore a sostanze divenute insipide. Pei cuochi diventa questo processo di ancor maggiore interesse, in quanto che da una ben riescita conservazione di viveri, dipende la salute del corpo umano.
La conservazione degli alimenti è della massima importanza per la cucina. Trattasi di conservare le verdure per l'inverno, di conferire lunga durata
L'esperienza ed i fatti hanno ormai constatato, che in moltissime malattie una buona cucina italiana, con retti criteri applicata, è di gran lunga preferibile a tutte le misture, gli unguenti e gli empiastri della farmacia.
L'esperienza ed i fatti hanno ormai constatato, che in moltissime malattie una buona cucina italiana, con retti criteri applicata, è di gran lunga
La cucina viene in soccorso sotto grandi forme. Quali ingredienti freddi sono ottimi i gelati di fruita. Fra quelli salati sonvi le acciughe salate, lardo e prosciutto. Delle sostanze acidule si prestano le composte di frutta.
La cucina viene in soccorso sotto grandi forme. Quali ingredienti freddi sono ottimi i gelati di fruita. Fra quelli salati sonvi le acciughe salate
Vericandosi sputi sanguigni, oppure emorragia, procuri l'infermo di mantenere la massima calma fisica e morale e cerchi di non parlare. Oltre le applicazioni d'acqua fredda sullo stomaco, occorre in aiuto altresì la cucina. Ingredienti freddi, salati e sostanze acidule, sono i mezzi più semplici per lo stagnamento del sangue.
applicazioni d'acqua fredda sullo stomaco, occorre in aiuto altresì la cucina. Ingredienti freddi, salati e sostanze acidule, sono i mezzi più semplici
Prima che gli sia permesso di far capolino nella cucina, osservi per un determinato tempo un'esclusiva dieta, ossia digiuno, e siccome al febbricitante vengono talvolta delle strane voglie di cibi ancor più strani, resta assolutamente proibito a chi lo cura di accondiscendervi, pel semplice motivo che invece di nutrire il paziente, si alimenta la malattia che lo affligge. Quando il suo stato lo permetta, gli si amministrano cibi ben brodosi, i quali servono anche a mitigargli la sete. Dunque si incominci dai brodi lunghi, e minestre con pochissimo riso. Zuppe di pane non ne deve assolutamente mangiare. In piccole quantità gli si somministri del gelato di limone, arancio o ananas. In seguito gli si dia giornalmente e per una sol volta un piccolo pesce, bollito a lesso, con una fetta di limone. Tanto per diversivo è pure adatto qualche cibo gelatinoso e leggermente acidulato. Come pure lingua di vitello affumicata con salsa agra.
Prima che gli sia permesso di far capolino nella cucina, osservi per un determinato tempo un'esclusiva dieta, ossia digiuno, e siccome al
Il fegato degli uccelli selvatici dà alle vivande un saporito alquanto amaro e frizzante che promuove bene la digestione. Nell'apprestare gli uccelli selvatici bisogna aver cura di sottoporli a lunga macerazione, ciò che costituisce un raffinamento dell'hautgoût, come dicono i buongustai. Il burro fresco è il solo grasso per arrosto che deve entrare nella cucina di un ammalato di stomaco. Nell'arrosto sarà bene tralasciare la cipolla lardellata e le droghe: il sale dev'essere piuttosto scarso che abbondante. Non faranno male alcune fettine di cervello o di fegato o qualche pesce.
fresco è il solo grasso per arrosto che deve entrare nella cucina di un ammalato di stomaco. Nell'arrosto sarà bene tralasciare la cipolla lardellata
Non dimentichiamo che la quistione più essenziale per l'operaio è di nutrirsi a buon mercato; tuttavia, anche tra i cibi di prezzo più tenue, si deve fare una intelligente scelta per quanto concerne la sostanza e digeribilità dei cibi — ed un buon consiglio ci crediamo in dovere di darlo, se non agli operai stessi che stimeranno troppo lusso il consultare un libro di cucina, almeno ai padroni e a quanti dell'operaio devono aver cura. Quanto più l'operaio si affatica a spese dei suoi muscoli (composti di sostanze albuminate) tanto più ha bisogno di ristorare le proprie perdite con alimenti ricchi di albumina. A questo scopo l'alimentazione più conveniente sarebbe mista, animale e vegetale. Posto però che l'operaio dovesse privarsi del frequente uso di alimenti animali, non soltanto di carne, ma pure di uova e latte, fra i vegetali almeno saranno da scegliere i cereali (frumento, segale, orzo, riso, granone) e legumi (piselli, fave, lenti). Ad ogni modo le minestre p. e. di lardo si rendano più sostanziose con formaggio, la minestra di patate invece con copioso latte. Molto nutritive sono le salsiccie di sangue, frittate, lardo, formaggi, ecc.
agli operai stessi che stimeranno troppo lusso il consultare un libro di cucina, almeno ai padroni e a quanti dell'operaio devono aver cura. Quanto più
Le qualità di latte che meglio si adattano alla cucina sono il latte di vacca e quello di capra. Quest'ultimo se è più ricco di parte zuccherina è però inferiore in quanto a burro e cacio.
Le qualità di latte che meglio si adattano alla cucina sono il latte di vacca e quello di capra. Quest'ultimo se è più ricco di parte zuccherina è
Lo scopo che mi sono proposto è quello di perfezionare le cuoche e la cucina di famiglia, perchè fu da eminenti igienisti già provato come nel metodo e qualità del vitto sta la prima base della buona salute.
Lo scopo che mi sono proposto è quello di perfezionare le cuoche e la cucina di famiglia, perchè fu da eminenti igienisti già provato come nel metodo
Badate che il vitello sia grasso e bianco e di far tagliare la lombata di lunghezza conveniente; togliete la grassa e gli arnioni; staccate il piccolo filetto e separate colla sega o col coltellaccio la metà della carne dalle ossa a partire dalla spina dorsale; indi date un colpo di coltellaccio su ciascuna delle giunture delle ossa, che devono rimanere sul lungo del grosso filetto della lombata; disossate la conchiglia e l'estremità di alcune costole, che taglierete affine di darle bella forma. Battetele un poco, riconducete il piccolo filetto alla parte opposta a quella ove si trovava precedentemente assieme ad un frammento della conchiglia, per rendere la lombata egualmente guarnita di carne. Ciò fatto, rotolate la piccola sfaldella sopra sè stessa, assicurandola con sei asticciuole di cucina, poi rivolgete la lombata ed appoggiatela in modo da renderla lunga otto o nove pollici e d'eguale grossezza; attraversate per il lungo il grosso filetto coll'asta dello spiedo che appoggerete sulle ossa delle costole, osservando che il peso sia egualmente distribuito, indi ponete una grossa asticciuola sulle piccole, che assicurerete allo spiedo mediante spago. Ravvolgete la lombata in un foglio di carta unto di burro e sul quale praticherete dei tagli colla punta del coltello; collocatevi sopra delle fette di lardo egualmente punzecchiate; coprite ancora con quattro fogli di carta unti col burro che legherete col spago; esponetela a fuoco moderato e di tanto in tanto cospargetela col grasso della leccarda, che deve essere puro e chiaro. Dopo quasi tre ore, e un quarto d'ora prima di servire, ritiratela dal fuoco, togliete la carta e rimettetela ancora cinque minuti allo spiedo; da ultimo levatela dallo schidione, glassatela di sugo biondo, e servite.
sopra sè stessa, assicurandola con sei asticciuole di cucina, poi rivolgete la lombata ed appoggiatela in modo da renderla lunga otto o nove pollici e d
Si raccomanda altresì un'ottima pulitezza per gli altri utensili, cioè: posate, palette, ramaiuoli, ecc., tutto quello insomma che è d'uso in una cucina.
I vasi di cucina devono essere proporzionati secondo l'occorrenza: abbisogna loro una grandissima pulitezza, e specialmente per quelli di rame che si adoperano comunemente: si raccomanda di tenerli sempre scrupolosamente stagnati, affinchè non siano causa di serii guai è pericoloso il lasciar raffreddare i cibi nei vasi di rame, e principalmente il brodo. Sono innocui gli utensili di latta: però, occorre anche per essi una squisita pulizia.
I vasi di cucina devono essere proporzionati secondo l'occorrenza: abbisogna loro una grandissima pulitezza, e specialmente per quelli di rame che si
Non è sufficiente che una buona cuoca sappia ben allestire le vivande; occorre prima di tutto che essa sia sommamente pulita. Non le è permesso assolutamente il fiutar tabacco, la qual cosa la renderebbe intollerabile quando attendesse alla manipolazione delle vivande: bisogna anche ch'essa abbia un buon odorato e un buon palato, affinchè conosca la bontà degli alimenti: che tenga gli utensili di cucina con molta nettezza e disposti bene in ordine: bisogna insomma che essa sia fornita di tutte quelle buone qualità che la rendano una buona cuoca.
un buon odorato e un buon palato, affinchè conosca la bontà degli alimenti: che tenga gli utensili di cucina con molta nettezza e disposti bene in