E poi si nega l'esistenza di una metafisica! Io ogni giorno mi avvicino invece a questa definizione dell'uomo, come alla più approssimativamente e scientificamente vera.
E poi si nega l'esistenza di una metafisica! Io ogni giorno mi avvicino invece a questa definizione dell'uomo, come alla più approssimativamente e
Tartaruga. — Alimento fra noi molto raro, che in altri paesi invece costituisce la parte principale dell'alimentazione di un popolo. Dà un grasso delicatissimo ed una carne molto saporosa, nutriente, ma non troppo digeribile. In parecchie taverne di Londra vedete legata alla porta una tartaruga viva con un cartello: Oggi zuppa di tartarughe; e infatti si serve ogni giorno una zuppa di.... zampe di bove, e la tartaruga sempre viva e sempre alla stessa porta annunzia ogni giorno: turtlesoup. Quanti in questo mondo, nei campi della felicità conjugale, della gloria e della scienza, mangiano sempre delle zuppe di tartaruga alla moda inglese!
Tartaruga. — Alimento fra noi molto raro, che in altri paesi invece costituisce la parte principale dell'alimentazione di un popolo. Dà un grasso
Vannello. — In Francia la rima più che la verità ha creato questo proverbio: N'a pas mangé un bon morceau qui n'a mangé ni becasse ni vanneau, ma la beccaccia è disonorata da questo umiliante confronto. Il vannello dà una carne sapida, di pocopr egio, ma alquanto tigliosa: le sue uova invece sono davvero squisitissime e sono superiori a quelle di tutti i nostri uccelli domestici.
beccaccia è disonorata da questo umiliante confronto. Il vannello dà una carne sapida, di pocopr egio, ma alquanto tigliosa: le sue uova invece sono
Anice. — Erba originaria dell'Egitto, oggi acclimata dovunque per il grato aroma dei suoi steli, che si mangiano verdi in qualche parte d'Italia e dei suoi semi che entrano in molti preparati della cucina, della confetteria e del liquorista. È gran nemico dei venti umani, e sarebbe la più benedetta delle piante se riuscisse a guarire i cervelli umani da tutte le loro flatulenze. Invece non serve che a mettere in fuga i venti dello stomaco e dell'intestino e per alcuni ventricoli arresta la digestione invece di favorirla. Perfino i biscottini d'anice sono per molti indigesti.
delle piante se riuscisse a guarire i cervelli umani da tutte le loro flatulenze. Invece non serve che a mettere in fuga i venti dello stomaco e dell
Biscotto. — Questa parola serve a significare due cose molto diverse; cioè un pane molto cotto e che si conserva per lunghissimo tempo e alcune paste molto fine e leggere, che si preparano, sbattendo fino all'eccesso bianco d'uova, fior di farina o fecola di patate, aromi ed altri ingredienti minori. La galletta dei marinai è un biscotto, che esige buoni denti, ma che ad alcuni riesce più digeribile del pane comune. Si presta benissimo a far zuppe eccellenti. I biscottini migliori per convalescenti e malati sono quelli di Reims e i Savoiardi. I biscottini d' anice, ottimi per alcuni ventricoli languidi e disposti alle flatulenze, sono invece pessimi in alcune forme di dispepsia e solo l'esperienza può servire di guida in questi casi. I ginger-cakes o biscottini di zenzero tanto cari agli Inglesi sono da raccomandarsi ai ventricoli fiacchi e languidi. I pick-nicks inglesi o di Navacchio sono panetti eccellenti. Pessimi invece sono tutti i biscotti che contengono
ventricoli languidi e disposti alle flatulenze, sono invece pessimi in alcune forme di dispepsia e solo l'esperienza può servire di guida in questi casi. I
Farina. — I cereali ridotti in polvere colla macinazione danno la farina, parola che viene anche adoperata ad indicare il prodotto della macinazione dei legumi. Per ricchezza d'azoto i cereali più comuni si seguono in quest'ordine: 1 frumento, 2 orzo, 3 avena, 4 segale. Considerati invece sotto il punto di vista della ricchezza in amido e in zucchero l'ordine è questo: 1 orzo, 2 segale, 3 frumento, 4 avena. — O cuochi di mezza tacca e di un quarto di tacca e voi che da secoli foste messi dall'arguzia milanese al numero 6015, non abusate della farina per ispessire le vostre salse, che rende insipide e indigeste e preferite sempre la farina di frumento leggermente colorita da una tostatura nel forno.
dei legumi. Per ricchezza d'azoto i cereali più comuni si seguono in quest'ordine: 1 frumento, 2 orzo, 3 avena, 4 segale. Considerati invece sotto il
Limone. — Se alcuni non mangiassero i limoni, come se fossero mele o pesche, il limone dovrebbe essere messo fra le bevande e con molto più ragione che non il latte, perchè questo è proprio un vero alimento liquido, e il limone invece si consuma quasi unicamente sotto forma di limonata. Il succo acido che ci è dato dal limone è fra i più simpatici e chiuso com'è in una buccia tutto aroma e bellezza, è ben degno dell'albero divino che fiorisce dove sorride sempre il sole. Non possono mangiare impunemente i limoni che quelli che hanno denti dotati di duro smalto e che non si allegano per influenza di alcun succo acido o dell'aceto. In tutti gli altri il succo del limone intacca i denti e li guasta.
che non il latte, perchè questo è proprio un vero alimento liquido, e il limone invece si consuma quasi unicamente sotto forma di limonata. Il succo
Miele. — Cibo molto poetico, che fra noi però si trova più spesso sulle labbra dei nostri poeti, che in bocca dei ghiottoni, avendo lo zucchero di canna e di barbabietola sostituito il miele in quasi tutti i suoi usi culinarii. Pei bambini, disteso sul pane, costituisce un'ottimo cibo, mentre negli adulti dispeptici produce spesso flatulenza e acidità di stomaco, in altri dà una sensazione spiacevole di secchezza e di irritazione alla gola. Quando invece è ben digerito, può guarire alcune forme di stitichezza cronica. Il miele amaro di Sardegna, che deve il suo sapore particolare ai fiori dell'assenzio, è tonico e buon amico del ventricolo.
. Quando invece è ben digerito, può guarire alcune forme di stitichezza cronica. Il miele amaro di Sardegna, che deve il suo sapore particolare ai fiori
Noce moscata. — Questo frutto pieno d'aroma c'è dato da un albero delle Molucche, coltivato a Giava, a Cajenna e in altri paesi tropicali dei due emisferi. Avicenna, antico medico arabo conosceva forse questo aroma che doveva esser noto anche agli antichi egiziani, perchè ne abbiamo trovati alcuni frammenti nelle loro mummie. Gli Olandesi vollero avere il monopolio delle noci moscate, ma verso il 1770 l'ardito Governatore di Bourbon, Poivre, sfidando la pena di morte, riuscì a rapire alcuni alberi di noce moscata e di chiodi di garofano e li piantò a Maurizio e a Bourbon. Il macis, che alcuni scrittori erroneamente chiamano fiore della noce moscata, è invece l'inviluppo del frutto.
scrittori erroneamente chiamano fiore della noce moscata, è invece l'inviluppo del frutto.
Orzo. — Cereale che contiene il 66 per cento di amido, ma soltanto il 12 per cento di glutine. La sua farina non serve che a preparare un pane molto mediocre, ma fornisce buone minestre, che possono entrare con vantaggio in un regime ingrassante. L'orzo è fra i cereali uno fra quelli che l'uomo europeo conobbe fin dalla più remota antichità, ed ha il merito di spingersi fin presso al polo. I Romani lo stimavano molto meno del frumento, dacchè i soldati vinti o che avevano perduto la loro bandiera erano puniti, ricevendo per razione orzo invece di grano.
soldati vinti o che avevano perduto la loro bandiera erano puniti, ricevendo per razione orzo invece di grano.
Pepe. – Aroma potente e popolare, che venutoci dalle regioni ardenti del tropico orientale condisce la zuppa del povero operaio senza sdegnare di rendere pizzicanti anche gli intingoli del re. È un brutto scherzo il dire che il pepe rinfresca: sarebbe come dire che la lattuga ci infiamma e una bella donna ci fortifica. Il pepe eccita ghiandole salivari, ghiandole gastriche e ogni cosa, irrita gli intestini delicati, ed è un veleno per gli emorroidarii, gli erpetici e l'immenso stuolo degli irritabili: conviene invece alle persone di temperamento malvaceo e fatti di carne di zucca. Il pepe bianco non è che il pepe nero privato della sua buccia ed è meno forte di questo. Il proverbio caro come il pepe è un antico ricordo storico del valore che si dava un tempo al pepe. Basti dire, che ebbe l'onore di servire di riscatto a Roma e che nel medio evo si pagavano ancora molti tributi e molte imposte col pepe.
emorroidarii, gli erpetici e l'immenso stuolo degli irritabili: conviene invece alle persone di temperamento malvaceo e fatti di carne di zucca. Il pepe
Pernice. — Il palato preferisce la pernice in salmì e molto frolla, l'igiene consiglia di mangiarla allo spiedo e non troppo imputridita. Nella Repubblica Argentina molti anni or sono le pernici costavano meno del pane; fra noi invece sono un piatto riservato alle classi più agiate, Quando avete una pernice vecchia, fatela bollire con altre carni e darà a tutte un gusto squisito.
Repubblica Argentina molti anni or sono le pernici costavano meno del pane; fra noi invece sono un piatto riservato alle classi più agiate, Quando avete
Pesce. — Il pesce, come già disse un grande scrittore di cose gastronomiche, è meno nutriente della carne, più succulento delle erbe e quindi un vero mezzo-termine, che conviene a quasi tutti e che si può permettere anche ai convalescenti. Alcuni pesci però, come il tonno, il laserto e alcuni altri non sono secondi alla carne di bue neppure per la loro virtù nutritiva. I più digeribili fra i pesci sono i più magri; come le sogliole la triglia, il pesce persico, la trota ecc. Sono invece di digestione più difficile quelli molto grassi, quali l'anguilla, la murena, il muggine. Il pesce deve sempre essere freschissimo e la sua salubrità non deve essere sciupata da intingoli malsani. Montesquieu attribuisce la immensa popolazione della China all'uso continuo che fanno i Chinesi del pesce e i Parigini sarebbero forse più virtuosi, se non consumassero ogni anno due milioni di lire in pesci d'acqua dolce e sei milioni in pesci di mare.
, il pesce persico, la trota ecc. Sono invece di digestione più difficile quelli molto grassi, quali l'anguilla, la murena, il muggine. Il pesce deve
Prugna. — Frutto dolce, di facile digestione e che usato in certa quantità facilita il buon andamento di certe funzioni inferiori del tubo intestinale. Molti stitici, che hanno impeggiorato il loro male coll'abuso dei purganti, starebbero invece assai meglio, se si fossero accontentati di aggiungere al loro regime dietetico un piattino di prugne crude o meglio cotte.
intestinale. Molti stitici, che hanno impeggiorato il loro male coll'abuso dei purganti, starebbero invece assai meglio, se si fossero accontentati di
Levate dapprima le ossa che si trovano sul petto, disossandolo fino a due dita dal tenerume; battete leggiermente indi passate la lama del coltello fra la pelle e le costole fino ai tenerumi e alle estremità, dopo di che lo riempirete con una farcia di vitello, alla quale avrete unito un po' d'erbe fine passate al burro; cucite la pelle vicino alle ossa delle costole, onde darvi la primitiva forma; attraversatelo pel lungo con un'asticciuola da spiedo, assicuratelo allo schidione; copritelo di sottili fette di lardo, ravvolgetelo in tre fogli di carta unti di burro. Tre ore prima di servire mettetelo a fuoco moderato, e da ultimo disimballatelo, e glassatelo d'un bel colore per servirlo cosparso di sugo. Invece di farlo cuocere allo spiedo potrete cucinarlo in casseruola coi soliti ingredienti.
mettetelo a fuoco moderato, e da ultimo disimballatelo, e glassatelo d'un bel colore per servirlo cosparso di sugo. Invece di farlo cuocere allo spiedo
All'occorrenza di dare un pranzo, il padrone di casa dovrebbe evitare di riunire persone che si vedono di mal occhio, o che sono facili ad irritarsi. È cosa sconvenevole il far aspettare lungo tempo i commensali, ed offendere i presenti, onorando invece gli assenti i quali potrebbero esser trattenuti da qualche bisogno urgente.
. È cosa sconvenevole il far aspettare lungo tempo i commensali, ed offendere i presenti, onorando invece gli assenti i quali potrebbero esser
È cosa riprovevole l'accettare con ingordigia tutti i pranzi che ci possono offrire: sarà meglio invece rifiutarli graziosamente. Ma caso mai si accettan, occorre piegarsi a tutti gli usi della casa, e non incomodare alcuno, facendo aspettare la vostra venuta. Non si porrà a tavola prima che il padrone o qualche altra persona di riguardo non avesse dato l'esempio. Si accetteranno le vivande graziosamente, guardandosi bene di non mangiarne di troppo, ma si prenda in una sol volta quanto abbisogna, e non si lodi troppo il cibo, potendo passare così per persona sensuale. Non bisogna altresì disprezzare le vivande, per qualche sbaglio avvenuto per inavvertenza della cuoca e neppure lodare eccessivamente i pranzi che vi furono dati da altri, mortificando così il padrone presso il quale siete a pranzo, È cosa indecente lo stuzzicarsi i denti, il fiutare i cibi, o il soffiarvi sopra per scemarne il calore. Bisogna procurare: di tossire, di sputare in terra, di annasar tabacco il meno che sia, possibile, finchè si è a mensa almeno.
È cosa riprovevole l'accettare con ingordigia tutti i pranzi che ci possono offrire: sarà meglio invece rifiutarli graziosamente. Ma caso mai si
Condite con poco zucchero ed una foglia di lauro, impiegando il latte invece del brodo. Per sei persone occorreranno tre ettogrammi di riso e due litri e mezzo di latte. Poco prima di servire vi si possono mescolare alcuni tuorli d'uova.
Condite con poco zucchero ed una foglia di lauro, impiegando il latte invece del brodo. Per sei persone occorreranno tre ettogrammi di riso e due
Servendo i vini generalmente si usano i vini nostrali pasteggiando i vini di lusso all'arrosto, e alle pasticcerie. Altri invece, danno il bando ai vini del paese, sfoggiando quelli esteri.
Servendo i vini generalmente si usano i vini nostrali pasteggiando i vini di lusso all'arrosto, e alle pasticcerie. Altri invece, danno il bando ai
Se il vitello è molto giovine o di latte, basta un'ora e mezza, o poco più, perchè riesca perfettamente cotto: se invece si tratta di vitello grosso, richiedesi una cottura più prolungata, ed è in tal caso necessario bagnare la carne con qualche cucchiaiata di brodo dopo che abbia leggermente rosolato.
Se il vitello è molto giovine o di latte, basta un'ora e mezza, o poco più, perchè riesca perfettamente cotto: se invece si tratta di vitello grosso
Lessate una pollanca in tre litri di brodo e quando è cotta toglietele la pelle, i nervi e la grassa. Pestate la carne in un mortaio unendovi tre mestolini di salsa bianca, diluita con brodo; passate allo staccio, unitevi il rimanente brodo e ripassatela alla stamigna. Avvertite che il brodo è mestieri sia ben digrassato. Invece di salsa bianca potrete unirvi del riso molto cotto.
mestieri sia ben digrassato. Invece di salsa bianca potrete unirvi del riso molto cotto.
Con questo composto, sopprimendo due uova, si fanno biscotti al cucchiaio e bocconcini (bouchées). Ove invece si cuocesse in uno stampo, converrà sopprimere parte della farina, che si costituirà colla fecola; questa non è rigorosamente necessaria, ma facilita d'assai la cottura.
Con questo composto, sopprimendo due uova, si fanno biscotti al cucchiaio e bocconcini (bouchées). Ove invece si cuocesse in uno stampo, converrà
Fate cuocere un pollo in due litri d'acqua con qualche foglia di lattuga e di cerfoglio, una rapa e una mezza carota. Il brodo di vitello si ottiene similmente, impiegando invece un chilogrammo di coscia di vitello. Badate di scarseggiare nel sale.
similmente, impiegando invece un chilogrammo di coscia di vitello. Badate di scarseggiare nel sale.
Il miglior modo di ingrassare è di far uso del latte. Meglio ancora che le zuppe di brodo di sago e tapioca, giovano invece quelle d'orzo, riso, sago, e tapioca al latte.
Il miglior modo di ingrassare è di far uso del latte. Meglio ancora che le zuppe di brodo di sago e tapioca, giovano invece quelle d'orzo, riso, sago
Allorquando l'andamento di questa malattia progredisce con regolarità, il dolore alla gola e la febbre diminuiscono, l'ammalato potrà dare un addio alle ricette del medico, sposando invece quelle del cuoco.
alle ricette del medico, sposando invece quelle del cuoco.
Atteso l'enorme sperpero di parte nutritiva, che si manifesta in simile malattia, scaturisce evidente la necessità di doverla ripristinare e ciò si ottiene colle vivande le più nutrienti. In via normale l'essiccamento del vaiuolo ha luogo dopo il dodicesimo giorno: la febbre sparisce, l'ammalato dorme tranquillo e subentra l'appetito. Senza alcuna titubanza gli si può allora somministrare giornalmente, verso mezzogiorno uno scarso piatto di carne, arrosto di vitello, e frutta giulebbata (mele o pere). Al mattino, invece del caffè, una zuppa di buon brodo. Verso sera di nuovo una zuppa, oppure trota o luccio a lesso con una fetta di limone. Trascorso qualche giorno gli si diano cibi ancor più sostanziosi, quelli cioè prescritti per gli anemici (poveri di sangue).
carne, arrosto di vitello, e frutta giulebbata (mele o pere). Al mattino, invece del caffè, una zuppa di buon brodo. Verso sera di nuovo una zuppa, oppure
Fare pochissimo uso di carne, e molto invece dei pro- dotti del regno vegetale. Cessi adunque il sanguigno d'essere carnivoro ed all'opposto diventi erbivoro. La carne ingrossa la massa del sangue, mentre i vegetali l'assottigliano e la depurano. La scelta dei cibi sia la seguente:
Fare pochissimo uso di carne, e molto invece dei pro- dotti del regno vegetale. Cessi adunque il sanguigno d'essere carnivoro ed all'opposto diventi
Due liste di piatti si accennano per questa malattia, l'una adatta durante gli attacchi della gotta, l'altra indicata per la discrasia (infezione degli umori). Nel primo caso serve la ricetta per le febbri, nel secondo invece debbonsi aver sott'occhio le seguenti circostanze:
degli umori). Nel primo caso serve la ricetta per le febbri, nel secondo invece debbonsi aver sott'occhio le seguenti circostanze:
Frutta ed agrumi. — Tutte le sostanze acide, concorrendo esse ad aumentare l'uvinite, così è indispensabile astenersi di tal genere di frutta, mentre invece le frutta dolci, pere, mele, uva, ben mature, ed in modesta quantità, sono di efficacia per il gottoso.
invece le frutta dolci, pere, mele, uva, ben mature, ed in modesta quantità, sono di efficacia per il gottoso.
Prima che gli sia permesso di far capolino nella cucina, osservi per un determinato tempo un'esclusiva dieta, ossia digiuno, e siccome al febbricitante vengono talvolta delle strane voglie di cibi ancor più strani, resta assolutamente proibito a chi lo cura di accondiscendervi, pel semplice motivo che invece di nutrire il paziente, si alimenta la malattia che lo affligge. Quando il suo stato lo permetta, gli si amministrano cibi ben brodosi, i quali servono anche a mitigargli la sete. Dunque si incominci dai brodi lunghi, e minestre con pochissimo riso. Zuppe di pane non ne deve assolutamente mangiare. In piccole quantità gli si somministri del gelato di limone, arancio o ananas. In seguito gli si dia giornalmente e per una sol volta un piccolo pesce, bollito a lesso, con una fetta di limone. Tanto per diversivo è pure adatto qualche cibo gelatinoso e leggermente acidulato. Come pure lingua di vitello affumicata con salsa agra.
che invece di nutrire il paziente, si alimenta la malattia che lo affligge. Quando il suo stato lo permetta, gli si amministrano cibi ben brodosi, i
Ha origine questa malattia da un generale rammollimento delle ossa per mancanza di sostanza inorganica (calce), dalla quale appunto esse ritraggono la voluta consistenza e solidità. Si credeva dapprima che questa infermità fosse originata da certi alimenti privi della sostanza anzidetta, ma le posteriori indagini tacciarono come erronea tale supposizione. Le cause vennero trovate altrove e propriamente nella abbondante formazione dell'acido lattico, che ha il potere di disciogliere i sali delle ossa. Centro di formazione dell'acido lattico è lo stomaco. L'infezione della membrana pituitosa dello stomaco conduce spesso alla formazione di prodotti acidi, fra i quali l'acido lattico. Questo acido nasce dalla nutrizione di alimenti amidacei (paste, patate, ecc., ecc.). L'acido lattico dallo stomaco si propaga nel sangue, dissolve colà i sali calcarei, i quali, invece di far deposito nelle ossa e renderle sode, sortono invece dal corpo assieme all'orina. Dal che ne deriva la rachitide. Vi furono dei casi, in cui simile malattia non provenne dalle suindicate cause, ma siccome la scienza non ha ancora pronunciato l'ultima sua parola su tal proposito, così il regime di vitto che più innanzi si esporrà, serve per il rachitismo emergente da quanto fin qui si è detto. Partendo da questo punto di vista, devesi combinare un regime di vitto composto di cibi contenenti i suespressi sali inorganici, ma nell'egual tempo non suscettibili alla formazione dell'acido lattico.
(paste, patate, ecc., ecc.). L'acido lattico dallo stomaco si propaga nel sangue, dissolve colà i sali calcarei, i quali, invece di far deposito nelle
Se alla vacca invece di fieno si dà erba e carote, tanto essa come il bimbo poppante si ammalano di diarrea; e, come più sopra si disse, che non è lecito ad una donna etica, scrofolosa e sifilitica di allattare, parimenti una vacca ammalata non potrà adempiere alle funzioni di nutrice.
Se alla vacca invece di fieno si dà erba e carote, tanto essa come il bimbo poppante si ammalano di diarrea; e, come più sopra si disse, che non è
In massima generale, bisogna escludere dagli alimenti la fecola, lo zucchero, l'alcool, il grasso stesso e tutto ciò che serve alla respirazione e non contiene elementi plastici, poichè produrrebbe l'adipe, e concedere invece l'uso di ciò che ristora le forze vitali.
non contiene elementi plastici, poichè produrrebbe l'adipe, e concedere invece l'uso di ciò che ristora le forze vitali.
Finchè la pinguedine rimane fra certi limiti, l'adipe si depone esternamente fra la carne e la cute e può essere un vantaggio anzichè un male: viene infatti preso per indizio di persona sana e ben pasciuta. La rotondità di forme che procaccia, risponde meglio al nostro concetto della bellezza, specialmente nel sesso gentile; l'adipe è allora un materiale di riserva per l'organismo; preserva dal freddo, regola la traspirazione. Ma ben differente è la cosa, quando la corpulenza sorpassa certi limiti. La respirazione diviene lenta e faticosa: ogni mossa penosa e sguaiata ad un tempo; si ha un nemico in sè che spinge rapidamente alla tomba, e pure, invece di pietà, si trova in tutti derisione; si è molesti a tutti quelli che si avvicinano. Ogni formosità scompare anche dalla donna: le braccia tornite si mutano in pesanti massa-picchi, le fossette graziose del mento e delle guancie spariscono sotto masse di pelle floscia giallastra che pende goffamente all'ingiù, la bocca da zuccherina e sorridente, diviene odiosa per una smorfia delle più ridicole.
nemico in sè che spinge rapidamente alla tomba, e pure, invece di pietà, si trova in tutti derisione; si è molesti a tutti quelli che si avvicinano
Ora, è stato osservato che alcuni alimenti, anche nello stato normale del corpo, si trattengono pochissimo nello stomaco, passando invece rapidamente nel canale intestinale, ove se ne fa la trasformazione ed assimilazione.
Ora, è stato osservato che alcuni alimenti, anche nello stato normale del corpo, si trattengono pochissimo nello stomaco, passando invece rapidamente
3° Una goccia di buon latte, versata sull'unghia di un dito, deve conservare la sua forma sferica: quello allungato con acqua invece fugge via e si disperde.
3° Una goccia di buon latte, versata sull'unghia di un dito, deve conservare la sua forma sferica: quello allungato con acqua invece fugge via e si
Dapprincipio si deve fare grandissimo uso di bevande e scarso invece di cibi, quelli pure conditi di cipolla, aglio, carote, crauti, asparagi, citrioli in aceto, sardelle, insalate, aringhe, ecc. Di questi ingredienti si fa uso fino ad estirpazione del verme.
Dapprincipio si deve fare grandissimo uso di bevande e scarso invece di cibi, quelli pure conditi di cipolla, aglio, carote, crauti, asparagi
Le macchie di ruggine sopra stoffe bianche si levano strofinandole con una mistura di cremor di tartaro, con dell'acido ossalico e con acetosella; sulle stoffe colorate, invece, con acido muriatico allungato con acqua.
; sulle stoffe colorate, invece, con acido muriatico allungato con acqua.
Non bisogna alzare improvvisamente la persona svenuta nè farla sedere; lasciarla invece in una posizione orizzontale. Occorre spruzzarle con forza la faccia con acqua fredda a molte riprese, farle fiutare dell'aceto o dell'acqua di colonia, ammoniaca o del fumo di penne bruciate, senza però comprimere troppo fortemente delle pezze inzuppate dei liquidi suddetti sotto le narici: agitare l'aria col ventaglio e allontanare le persone affatto inutili. Quando incomincia a riaversi le si darà da bere un sorso di vino buono, o alcune goccie di menta versate su un chicco di zucchero e miste a un po' d'acqua. Fa d'uopo sciogliere tutti i legami e abbottonature che stringono la persona, imbusti, legacci di calze, fazzoletti da collo e fare delle frizioni con dei panni caldi alle coscie, alle gambe, e, se è possibile, a tutto il corpo.
Non bisogna alzare improvvisamente la persona svenuta nè farla sedere; lasciarla invece in una posizione orizzontale. Occorre spruzzarle con forza la
Quando una costipazione tocca di passaggio delle persone che non ne vanno mai soggette, cede coll'uso di brodi di vitello: quando invece si ha tendenza a questa malattia, occorre fare del moto, astenersi dai liquori e dai nutrimenti eccitanti, usando invece dei bagni e delle bibite rinfrescanti.
Quando una costipazione tocca di passaggio delle persone che non ne vanno mai soggette, cede coll'uso di brodi di vitello: quando invece si ha
I sintomi che la precedono sono violenti dolori di testa, che assalgono improvvisamente, una continua febbre, od una sete ardente con brividi di freddo, e sudori caldi: nel momento più fiero di questa malattia, si mostrano delle piccole punte rosse sulla lingua, sulle labbra e nella bocca. In capo a pochi giorni le macchiette rosse diventano color violetto, poi s'imbiancano, e si staccano per squaglie. Il volgo crede che questo sia il momento in cui la scarlattina, invece d'essere guarita, esiga maggiori riguardi; anche qui occorre l'opra del medico, non bastando le cure famigliari.
cui la scarlattina, invece d'essere guarita, esiga maggiori riguardi; anche qui occorre l'opra del medico, non bastando le cure famigliari.
Fateli in tutto come quelli sopra descritti, solo che invece di sugo di carne adoprerete per condirli del burro fresco, e formaggio parmigiano, del quale ne metterete in abbondanza.
Fateli in tutto come quelli sopra descritti, solo che invece di sugo di carne adoprerete per condirli del burro fresco, e formaggio parmigiano, del
Se i fagiuoli fossero secchi invece che freschi, converrebbe lessarli prima nell'acqua, senza però farveli completamente cuocere: in tal caso, quando poi si mettono in casseruola, non abbisogna che pochissimo brodo per bagnarli, od anche può bastare, per compierne la cottura, il solo sugo di carne.
Se i fagiuoli fossero secchi invece che freschi, converrebbe lessarli prima nell'acqua, senza però farveli completamente cuocere: in tal caso, quando
Invece di versare questa gelatina in una forma, potrete addirittura versarla sulla pietanza fredda che volete con essa guarnire, lasciandovela raffreddare sopra.
Invece di versare questa gelatina in una forma, potrete addirittura versarla sulla pietanza fredda che volete con essa guarnire, lasciandovela
Ingredienti: Lasagne, sale, sugo di vitello, parmigiano. Fate le lasagne tirando bene la pasta, ed invece di cuocerle nel brodo, cuocetele in acqua abbondante con poco sale, procurando che l'acqua riprenda in breve il bollore dopo che vi avete gettatala pasta. Indi ritirate dal fuoco la caldaia, estraetene le lasagne con una mestola bucherata, facendole ben sgocciolare; distendetele a suoli in un gran piatto, e conditele con sugo di vitello o di manzo e buon parmigiano grattuggiato.
Ingredienti: Lasagne, sale, sugo di vitello, parmigiano. Fate le lasagne tirando bene la pasta, ed invece di cuocerle nel brodo, cuocetele in acqua
A mangiarsi invece, è eccellente la parte di mezzo: se ne serve anche di questa parte per varie preparazioni, alle quali si può adottare anche il polmone o di bue o di vitello, il fegato, la lingua, ecc.
A mangiarsi invece, è eccellente la parte di mezzo: se ne serve anche di questa parte per varie preparazioni, alle quali si può adottare anche il