Vas condimenti praeponi debet edenti. Sal virus refugat et non sapidumque saporat, Nam sapit esca male, quae datur absque sale Urunt persalsa visum spermaque minorant, Et generant scabiem, pruritum, sive rigorem.
Vas condimenti praeponi debet edenti. Sal virus refugat et non sapidumque saporat, Nam sapit esca male, quae datur absque sale Urunt persalsa visum
Segale. — Cereale, che non deve mangiarsi che quando non si può comperare frumento. La segale contiene infatti meno amido e molto meno di materie albuminoidi del suo biondo e più nobile fratello. Nè ciò basta, la farina di segale si presta molto male alla panificazione e il pane riesce glutinoso e poco poroso. La segale va anche soggetta ad un fungo parassita molto velenoso (segale cornuta). Il pane misto di segale e frumento può esser indicato per combattere la stitichezza.
albuminoidi del suo biondo e più nobile fratello. Nè ciò basta, la farina di segale si presta molto male alla panificazione e il pane riesce glutinoso e
Tartufo. — Mistero poetico del mondo gastronomico, che si svolge nelle viscere oscure e profonde della terra e che prepara all'uomo delizie ineffabili al palato, alti pensieri e bassi desiri; singolarissima trasformazione delle forze vive della natura! — Chi potesse dare l'equazione dei sedici milioni di tartufi che produce ogni anno la Francia e offrirci i risultati in cifre del bilancio del bene e del male, ci darebbe un trattato di alta e bassa psicologia e scriverebbe un gran libro! Brillat Savarin chiama il tartufo diamante della cucina e Dumas non esita a dirlo il sacrum sacrorum dei gastronomi, parola che i ghiottoni d'ogni epoca non hanno pronunziato mai senza portare le loro mani al cappello. Il tartufo non è digeribile per tutti, ma è sempre eccitante. Mangiatene poco per volta e vi auguro di poterne mangiar spesso.
milioni di tartufi che produce ogni anno la Francia e offrirci i risultati in cifre del bilancio del bene e del male, ci darebbe un trattato di alta e
Prugna. — Frutto dolce, di facile digestione e che usato in certa quantità facilita il buon andamento di certe funzioni inferiori del tubo intestinale. Molti stitici, che hanno impeggiorato il loro male coll'abuso dei purganti, starebbero invece assai meglio, se si fossero accontentati di aggiungere al loro regime dietetico un piattino di prugne crude o meglio cotte.
intestinale. Molti stitici, che hanno impeggiorato il loro male coll'abuso dei purganti, starebbero invece assai meglio, se si fossero accontentati di
Rana. — Animaletto elegante, che canta male, che salta bene e che dà alla nostra cucina una carne saporita e di facile digestione, per cui conviene assai bene ai convalescenti. È falso, che il brodo di rana abbia particolari virtù medicinali. Gli Inglesi hanno in orrore le rane e non le mangiano mai, mentre in Italia e in Germania formano un delizioso piatto di magro. In Francia sono abbastanze stimate, ma questo gusto deve essere tutto moderno, perchè Bernardo Palissy nel suo Traité des pierres, che è del 1580, scrive: «Et de mon temps j'ai veu qu'il se «fust trouvé bien peu d'hommes qui eussent voulu manger ni tortues, ni grenouilles.»
Rana. — Animaletto elegante, che canta male, che salta bene e che dà alla nostra cucina una carne saporita e di facile digestione, per cui conviene
Sino a tanto che si è compiuta la digestione, non si deve mai mangiare. Alcuni suggeriscono ai deboli di stomaco di prender poco cibo e frequente; ciò è male, potendo accadere la colluvie gastrica nel corso dei morbo acuti.
; ciò è male, potendo accadere la colluvie gastrica nel corso dei morbo acuti.
Lo stitico deve indagare le cause del male che lo affligge. L'inerzia degli intestini, la pochissima secrezione delle materie che li ingombrano e l'eccessivo agglomeramento di esse sono le origini del male, senza contare altre lontane cause, come l'abuso del mangiare e del bere, che contribuiscono ad accrescerle.
Lo stitico deve indagare le cause del male che lo affligge. L'inerzia degli intestini, la pochissima secrezione delle materie che li ingombrano e l
È qui opportuno osservare che le grandi perdite di sangue, in qualsiasi forma e per qualsiasi causa, turbano spesso in modo deplorabile la vista, talora fino alla completa cecità. Anche le persone povere di sangue, come le ragazze anemiche e clorotiche, cadono di frequente in oftalmie, che si possono combattere vittoriosamente con una succosa alimentazione atta a ristorare tutte le forze vitali. Lo stesso può dirsi delle traccie morbose che lasciono nella vista il colèra, il vaiuolo, la scarlattina e l'affezione zuccherina dell'apparato urinario. Vi sono infine molte specie di malattie degli occhi che provengono da perturbamenti del sistema nervoso, in ogni caso è sempre conveniente seguire le prescrizioni suindicate per un metodo di vitto il quale possa almeno alleggerire, se non sopprimere, il male.
il quale possa almeno alleggerire, se non sopprimere, il male.
Finchè la pinguedine rimane fra certi limiti, l'adipe si depone esternamente fra la carne e la cute e può essere un vantaggio anzichè un male: viene infatti preso per indizio di persona sana e ben pasciuta. La rotondità di forme che procaccia, risponde meglio al nostro concetto della bellezza, specialmente nel sesso gentile; l'adipe è allora un materiale di riserva per l'organismo; preserva dal freddo, regola la traspirazione. Ma ben differente è la cosa, quando la corpulenza sorpassa certi limiti. La respirazione diviene lenta e faticosa: ogni mossa penosa e sguaiata ad un tempo; si ha un nemico in sè che spinge rapidamente alla tomba, e pure, invece di pietà, si trova in tutti derisione; si è molesti a tutti quelli che si avvicinano. Ogni formosità scompare anche dalla donna: le braccia tornite si mutano in pesanti massa-picchi, le fossette graziose del mento e delle guancie spariscono sotto masse di pelle floscia giallastra che pende goffamente all'ingiù, la bocca da zuccherina e sorridente, diviene odiosa per una smorfia delle più ridicole.
Finchè la pinguedine rimane fra certi limiti, l'adipe si depone esternamente fra la carne e la cute e può essere un vantaggio anzichè un male: viene
Il latte si deve mettere primo in questo numero, sia perchè possiede in grado eminente i requisiti nutritivi, sia perchè non irrita le mucose nel suo passaggio. La dieta di latte è la più salutare pei casi niente affatto rari di ulceri allo stomaco, sia catarrali, sia perforanti, accompagnate talora da versamenti di sangue. Di tali ulceri si trovano le cicatrici nello stomaco di persone che non avevano mai sospettato di averle. Il più appropriato a tali cure sarebbe il latte di puledra o di asinella; ma giova pure il latte di capra o di vacca. La cura dovrebbe farsi specialmente in estate, e la sua efficacia dipende non poco dalle condizioni dell'animale che fornisce il latte: condizioni sulle quali possiamo diffonderci in questo brevissimo cenno, ma sul cui proposito non sarà mai male domandare consiglio al medico.
brevissimo cenno, ma sul cui proposito non sarà mai male domandare consiglio al medico.
Il fegato degli uccelli selvatici dà alle vivande un saporito alquanto amaro e frizzante che promuove bene la digestione. Nell'apprestare gli uccelli selvatici bisogna aver cura di sottoporli a lunga macerazione, ciò che costituisce un raffinamento dell'hautgoût, come dicono i buongustai. Il burro fresco è il solo grasso per arrosto che deve entrare nella cucina di un ammalato di stomaco. Nell'arrosto sarà bene tralasciare la cipolla lardellata e le droghe: il sale dev'essere piuttosto scarso che abbondante. Non faranno male alcune fettine di cervello o di fegato o qualche pesce.
e le droghe: il sale dev'essere piuttosto scarso che abbondante. Non faranno male alcune fettine di cervello o di fegato o qualche pesce.
Sfortunatamente per questo male non vi sono che dei calmanti più o meno efficaci, presi internamente, o che si applicano esternamente: riguardo ai primi occorre siano ordinati dal medico: pei secondi adoperate compresse inzuppate in una decozione calda di capi di papavero, cataplasmi di erba matricale cotta e rinnovata spesse volte. Giovano le fumicazioni.
Sfortunatamente per questo male non vi sono che dei calmanti più o meno efficaci, presi internamente, o che si applicano esternamente: riguardo ai
Malore che viene all'estremità delle dita, oppure alla radice delle unghie. Si presenta con dolore sordo, con battiti continui alla località ammalata, talvolta si può arrestarlo al suo nascere immergendo più volte al giorno per un quarto d'ora il dito nell'acqua ghiacciata. Se il male è inoltrato applicatevi dei cataplasmi di farina di linosa o mollica di pane cotta nel latte; fate dei bagni con decozione molto carica di capi di papaveri. Maturo che sia il panereccio, apertosi da sè o mediante un taglio, comprimetelo fortemente per vuotarlo, applicando quindi sulla piaga un composto di un tuorlo d'uovo mescolato ben bene con 15 o 20 grammi di trementina. A suppurazione ultimata applicate del cerotto, che affretterà la cicatrizzazione.
, talvolta si può arrestarlo al suo nascere immergendo più volte al giorno per un quarto d'ora il dito nell'acqua ghiacciata. Se il male è inoltrato
A rendere più interessante il libro, o dirò meglio la particolarità dello stesso, vi aggiunsi un Trattato di Dietetica, tanto comune negli altri paesi, quanto nuova in Italia, per diverse malattie, le più comuni, basato sui criteri ed esperienze di distinti medici che ne conobbero l'efficacia, e che raccomando al pubblico come quello che può portare grandi benefici ai molti sofferenti sgraziatamente colpiti dal male.
che raccomando al pubblico come quello che può portare grandi benefici ai molti sofferenti sgraziatamente colpiti dal male.