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Mantegazza, Paolo
Almanacco igienico popolare del dott. Paolo Mantegazza
127322 1882 , Milano , Libreria Gaetano Brigola 19 occorrenze

, è roseo come le guancie delle belle scandinave, che ne mangiano ogni, giorno, protestando spesso contro il polisalmonismo della loro cucina: Toujours

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, profumato come un tordo. Noi non ne abbiamo lasciato che le ossa.

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Compiango i pochissimi che non possono digerire le uova e che non ne amano il sapore; ad essi manca l'ottimo degli alimenti, che si raccomanda

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fossero le albicocche ? L'albicocca è salubre e poco nutriente. Se ne fa un eccellente confettura a Clermont-Ferrand e se ne può preparare dappertutto un

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pessimo odore, che potete correggere, versando nel vaso da notte una piccolissima quantità di essenza di trementina (acqua ragia.) Non se ne deve

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. Nella Svizzera e in altri paesi se ne fanno zuppe e pietanze molto gradevoli.

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Azzarola.— Frutto zuccherino e alquanto astringente, che può esser mangiato senza danno della salute, quando i fanciulli che ne sono più ghiotti di

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astringente. Se ne può fare un'eccellente conserva.

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a tutti, ma è di facile digestione e ci ajuta ad ingrassare. Se ne può fare un ottima torta, facendo cuocere le carote nell'acqua salata, passandole

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1856 e si ignora che fra noi fin dal 54 l'egregio D.r Ciro Griffini di Milano ne aveva consigliato l'uso. Anche il D. r Felice Dell'Acqua è fra noi molto

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È certo che il fico è uno dei frutti più salubri, purchè non se ne mangiano troppi, come diceva anche il Durante:

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… poterit nihil inde nocere; Dum ne sint nimiæ, immodicoque fruaris in usu

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Fico d'India. — Frutto che si mangia nei paesi più meridionali d'Italia, che sazia la sete ed è salubre, purchè se ne sputino fuori i mille semi.

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Finocchio. — Pianta aromatica che ha virtù molto analoghe a quelle dell'anice. In molti paesi d' Italia se ne mangiano crudi i giovani germogli ed è

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Se stimate il cacio, e se volete conoscerlo bene, leggete ve ne prego la dottissima relazione del nostro De Cesare: sui prodotti del latte, ch'egli

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gentili che dà la terra quando fa all'amore col sole, suo amante eterno. La violetta è il profumo di quei baci, la fragola ne è il sapore; l'una e l

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Giuggiolo (zenzuin dei milanesi). — Frutto discretamente digeribile, discretamente piacevole e che può conservarsi secco come il dattero. Se ne fanno

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poco o nulla ha saputo aggiungere della nativa squisitezza. Si può mangiare, checchè ne dicano alcuni falsi igienisti, col vino come colla crema.

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Il prezzemolo è un aroma sano, ma non se ne deve abusare, perchè è eccitante. La sua radice è più stimolante delle foglie e va raccomandata a giovani

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Prof. Leyrer
La regina delle cuoche
218373 1882 , Milano , C. F. Manini 31 occorrenze

È necessario che poco discosto dalla tavola dove si pranza, ve ne sia un'altra più piccola, sulla quale si trovino in pronto i piatti e le posate da

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Spargete indi della farina bianca sopra una tavola ben pulita, mettete a piccole porzioni l'impasto descritto, e col palmo della mano voltolandole ne

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'è uscito. Cotti che sieno sgocciolatene il liquido in uno staccio di crine, e gettate via l'acqua che ne spremete; passate poi i pomidori per lo

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, unite loro 8 ettog. di rane piccole già allestite, e, se ne avete, delle reste di pesci. Fate arrosolare il tutto salandolo a dovere, poi legatelo con due

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in un gran piatto, formando ne mezzo un vuoto, e in questo versate tosto tutto il contenuto della casseruola compreso l'unto e servite all'istante.

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tanto vino quanto ne potrebbe capire in tutti i gusci delle uova adoprate. Ecco ora la maniera di procedere:

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altro liquido che si voglia. I succhi acidi delle frutta ne disciolgono circa 160 grammi per ogni 100 grammi di succo; gli infusi ed i decotti possono

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poco a poco la metà nella farina sempre rimestando; poi unite questa al rimanente brodo, fatela bollire alcuni minuti, e ne avrete un brodo gradevole e

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Caffè e thè — Se ne può far uso ma senza latte e con scarsa quantità di zucchero.

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stomaco ne lo permettono.

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Relativamente alle bevande, l'unica che in sè racchiude il potere d'ingrassare è la birra, di questa adunque non se ne faccia risparmio.

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nutrito con un piatto di carne. Se ne regoli la quantità secondo l'età del paziente.

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cellulari, e da ciò ne deriva la difficoltà nel digerire, la debolezza dei nervi, ed il pallido colore della pelle.

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Bevande. — È un fatto che tutti quelli che non bevono nè vino, nè birra, non s'ammalano di gotta. Ne viene di conseguenza che l'acqua è la bevanda

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conseguenze, e di ciò se ne ha una prova dei fanciulli stitici, i quali crescono sani, mentre buona parte di quelli affetti da diarrea deperiscono e muoiono.

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arabica, ma essi sono di così difficile digestione che il vantaggio resta del compratore, e il paziente ne risente solo il danno. Così dicasi della

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Il miglior alimento per un neonato è, e sarà sempre, senza alcun dubbio, il latte della propria madre; ed essa pure ne risentirà un sommo vantaggio

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nel canale intestinale, ove se ne fa la trasformazione ed assimilazione.

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persone corpulenti devono prendere marcata avversione, è la birra. In Italia non è in generale un sacrificio enorme il privarsene. Chi ne avesse l'abitudine

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Si mischiano alcuni pizzici di calce viva in polvere con altrettanta farina e zucchero; si sparge il composto nel luogo infestato. I topi ne mangiano

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essere adoperato anche per i rami e le foglie degli arbusti infestati dalle formiche, non facendo loro alcun danno, come non ne fa alle seminagioni le

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Si prenderà una piccola presa di tabacco, si procurerà di starnutare, anche una sol volta, e il singhiozzo se ne anderà tosto.

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Quando una costipazione tocca di passaggio delle persone che non ne vanno mai soggette, cede coll'uso di brodi di vitello: quando invece si ha

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Pigliate della farina, aggiungetevi un poco di sale, e formate una pasta con crema in modo che sia alquanto soda. Ne porrete la metà sul fondo di una

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quale ne metterete in abbondanza.

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, se ne avete, una cipolla steccata con tre garofani, un mazzetto di erbe, un poco di pepe grosso e una quantità di acqua che non copra il lardellato

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paesi, quanto nuova in Italia, per diverse malattie, le più comuni, basato sui criteri ed esperienze di distinti medici che ne conobbero l'efficacia, e

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bianca, che avrete preparata sulla madia, ed impastatela incorporandovi tanta farina quanta ne occorre per ottenere una pasta della consistenza di quella

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asciugano, si aprono e se ne rovescia il contenuto in piattini sopra foglietti di carta tagliata a giusta grandezza.

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è sempre a tempo ad aggiungere altro sale, quando ne abbisogni, prima di ritirare il brodo dal fuoco.

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A mangiarsi invece, è eccellente la parte di mezzo: se ne serve anche di questa parte per varie preparazioni, alle quali si può adottare anche il

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