Compiango i pochissimi che non possono digerire le uova e che non ne amano il sapore; ad essi manca l'ottimo degli alimenti, che si raccomanda dappertutto nell'alimentazione dei bambini deboli, dei convalescenti, di tutti quelli che hanno abusato della vita in un modo o nell'altro. Io ricorderò sempre di aver salvato un bambino indebolito da un eczema cronico e lungo col dargli per lungo tempo otto tuorli d'uovo ogni giorno.
dappertutto nell'alimentazione dei bambini deboli, dei convalescenti, di tutti quelli che hanno abusato della vita in un modo o nell'altro. Io ricorderò
Si conservano le uova nella cenere mescolata con arena molto secca e finissima, nell'acqua di calce o coprendoli di gelatina, di paraffina o di vernice: sono però tutti mezzi che raggiungono molto imperfettamente il loro scopo.
Si conservano le uova nella cenere mescolata con arena molto secca e finissima, nell'acqua di calce o coprendoli di gelatina, di paraffina o di
Questo servizio, suggerito ancora dal sentimento di filantropia e dalle esigenze dell'igiene si è cominciato a spiegare nella guerra d'America; ed in Europa, nella guerra Franco- Germanica del 1870-71, in quella ultima d'Oriente e nell'occupazione Austriaca della Bosnia.
Europa, nella guerra Franco- Germanica del 1870-71, in quella ultima d'Oriente e nell'occupazione Austriaca della Bosnia.
La proposta fatta dal Presidente della Società, venne accolta favorevolmente; e l'Ordine stesso concorse in parte nell'arredamento interno delle carrozze esposte pel servizio dei feriti ed ammalati.
La proposta fatta dal Presidente della Società, venne accolta favorevolmente; e l'Ordine stesso concorse in parte nell'arredamento interno delle
Nell'Esposizione nazionale di Milano l'Aducci ha fra le molte e belle cose esposto anche tessuti fatti colla nuova seta del Bombix mylitta e del Bombix Pernyi.
Nell'Esposizione nazionale di Milano l'Aducci ha fra le molte e belle cose esposto anche tessuti fatti colla nuova seta del Bombix mylitta e del
Bagiola. — (piuri nell'Apennino Toscano, ludrion in Lombardia). Piccolo frutto indigeno dei nostri monti; acidetto, di facile digestione e alquanto astringente. Se ne può fare un'eccellente conserva.
Bagiola. — (piuri nell'Apennino Toscano, ludrion in Lombardia). Piccolo frutto indigeno dei nostri monti; acidetto, di facile digestione e alquanto
Basilico. — Erba notissima e profumata, che è la delizia della cucina genovese ed egiziana. In Persia si fanno gonfiare i semi di basilico nell'acqua con cui si fanno poi gelare per averne un rinfresco aggradevole e aromatico.
Basilico. — Erba notissima e profumata, che è la delizia della cucina genovese ed egiziana. In Persia si fanno gonfiare i semi di basilico nell'acqua
Cappero. — Pianta nota a tutti e di cui conserviamo i bottoni dei fiori ed anche i frutti acerbi nell'aceto o nell'acqua salata per condire alcune vivande o farne salse speciali. Sono leggermente eccitanti.
Cappero. — Pianta nota a tutti e di cui conserviamo i bottoni dei fiori ed anche i frutti acerbi nell'aceto o nell'acqua salata per condire alcune
Caviale. — Uova di storione salate e seccate al sole. È cibo eccitante e che deve essere mangiato con molta moderazione. Chi abbia tendenza all'orticaria o ad affezioni erpetiche, farà bene nell'astenersene del tutto. Disteso col burro sul pane può essere un eccellente colazione pei fanciulli linfatici e deboli.
'orticaria o ad affezioni erpetiche, farà bene nell'astenersene del tutto. Disteso col burro sul pane può essere un eccellente colazione pei fanciulli
Cicoria. — Il genere cichorium dei botanici ci dà la cicoria selvatica e la domestica non che l'indivia, che si mangiano da noi quasi unicamente crude e in insalata; mentre in Francia si fanno colla cicoria cotta buoni piatti caldi. La cicoria è tanto più digeribile quanto più è tenera e non ( come volgarmente si crede ) quanto più è amara. Si può conservar la cicoria, scottandola nell'acqua bollente e mettendola poi nell'acqua fredda. Ben scolata si mette in un vaso di terra, comprimendola fortemente in modo che dopo 24 ore lasci escire dell'acqua immonda che si getta via. Vi si versa sopra salamoia ben chiara e si ricopre il tutto di olio o di burro fresco.
volgarmente si crede ) quanto più è amara. Si può conservar la cicoria, scottandola nell'acqua bollente e mettendola poi nell'acqua fredda. Ben
Se stimate il cacio, e se volete conoscerlo bene, leggete ve ne prego la dottissima relazione del nostro De Cesare: sui prodotti del latte, ch'egli ha scritto come giurato nell'ultima Esposizione mondiale di Parigi.
ha scritto come giurato nell'ultima Esposizione mondiale di Parigi.
È da avvertire che non si deve lasciar disperdere l'acqua salsa che le ostriche contengono; e perciò nell'aprile si avrà cura che questa rimanga nel guscio più fondo insieme all'ostrica. 252. - Ortolani allo spiedo.
È da avvertire che non si deve lasciar disperdere l'acqua salsa che le ostriche contengono; e perciò nell'aprile si avrà cura che questa rimanga nel
Fate lessare bene i ceci nell'acqua con sale; quando sono cotti aggiungete un soffritto d'olio, rosmarino ed aglio, che avrete preparato a parte, ed infine mettete a cuocere in questo brodo la pasta, aggiungendo anche del sugo di pomidori se vi aggrada.
Fate lessare bene i ceci nell'acqua con sale; quando sono cotti aggiungete un soffritto d'olio, rosmarino ed aglio, che avrete preparato a parte, ed
Insteccate con lardelli marinati un pezzo di filetto di manzo e lasciatelo macerare nell'aceto per due ore. Rosolatelo in casseruola con burro e terminatene la cottura a fuoco lento. Servite con purée di patate.
Insteccate con lardelli marinati un pezzo di filetto di manzo e lasciatelo macerare nell'aceto per due ore. Rosolatelo in casseruola con burro e
Fate i ravioli come abbiamo detto sopra; cuoceteli nell'acqua a bollore, ritirateli con una mestola bucherata onde possano sgocciolare, e accomodandoli a suoli in un piatto, conditeli con burro liquefatto e formaggio parmigiano grattugiato.
Fate i ravioli come abbiamo detto sopra; cuoceteli nell'acqua a bollore, ritirateli con una mestola bucherata onde possano sgocciolare, e
Lavate le coscie delle rane ben grosse, si marinano per qualche tempo nell'aceto con sale e pepe, erbe fine, prezzemolo e cipolle, ed asciugate si friggono allo strutto, passandole anche a piacere nelle uova sbattute, e quindi nel pane grattugiato. Si portano in tavola guarnite di prezzemolo fritto.
Lavate le coscie delle rane ben grosse, si marinano per qualche tempo nell'aceto con sale e pepe, erbe fine, prezzemolo e cipolle, ed asciugate si
Pestate nel mortaio una buona manciata di prezzemolo con della mollica di pane inzuppata nell'aceto e spremuta. Passate il pastume allo staccio e unitevi quanto basta di zucchero per addolcirlo, una piccola presa di spezie e dell'olio per renderlo liquido a modo di salsa.
Pestate nel mortaio una buona manciata di prezzemolo con della mollica di pane inzuppata nell'aceto e spremuta. Passate il pastume allo staccio e
Le lumache si fanno bollire da prima nell'acqua con sale, ove si lasciano finchè si possa levare facilmente il loro coperchio, levato il quale si cavano fuori dal guscio, e si nettano togliendo loro la coda, il pungiglione e la punta anteriore, spogliandone dall'oscura membrana che le riveste, e stroppicciando leggermente, con sale, onde liberarle dalla viscosità, che affatto si toglie, lavandole dopo più volte nell'acqua fresca. Così preparate si pongono insieme ad uova bollite e cipolle trite, prezzemolo ed un poco di pane inzuppato nel latte, in casseruola con sugo di magro; si condiscono con pepe e sale, si fanno bollire lentamente e si servono come al solito.
Le lumache si fanno bollire da prima nell'acqua con sale, ove si lasciano finchè si possa levare facilmente il loro coperchio, levato il quale si
Mettete in fusione gli agoni per alcune ore con olio, sugo di limone, sale, pepe, lauro e cipollina; rasciutti ed infarinati, friggeteli nell'olio bollente e serviteli fumanti.
Mettete in fusione gli agoni per alcune ore con olio, sugo di limone, sale, pepe, lauro e cipollina; rasciutti ed infarinati, friggeteli nell'olio
La causa di questa malattia la si riscontra nell'esistenza di sangue guasto, proveniente da poca quantità dei sali e d'albumina, nei tessuti cellulari, e da ciò ne deriva la difficoltà nel digerire, la debolezza dei nervi, ed il pallido colore della pelle.
La causa di questa malattia la si riscontra nell'esistenza di sangue guasto, proveniente da poca quantità dei sali e d'albumina, nei tessuti
Verdure. — Tutte le verdure indicate nella ricetta per i pletorici, usandone però con molta parsimonia, per evitare il grave inconveniente di ingombro di materie nell'intestino retto. I fagiuoli, le patate, e le verze, sono vietati.
ingombro di materie nell'intestino retto. I fagiuoli, le patate, e le verze, sono vietati.
Nell'etisia polmonare, il paziente non fa che continuamente oscillare fra la cura terapeutica e quella dietetica, sino a quando si decide di abbandonarsi intieramente a quest'ultima.
Nell'etisia polmonare, il paziente non fa che continuamente oscillare fra la cura terapeutica e quella dietetica, sino a quando si decide di
Il fegato degli uccelli selvatici dà alle vivande un saporito alquanto amaro e frizzante che promuove bene la digestione. Nell'apprestare gli uccelli selvatici bisogna aver cura di sottoporli a lunga macerazione, ciò che costituisce un raffinamento dell'hautgoût, come dicono i buongustai. Il burro fresco è il solo grasso per arrosto che deve entrare nella cucina di un ammalato di stomaco. Nell'arrosto sarà bene tralasciare la cipolla lardellata e le droghe: il sale dev'essere piuttosto scarso che abbondante. Non faranno male alcune fettine di cervello o di fegato o qualche pesce.
Il fegato degli uccelli selvatici dà alle vivande un saporito alquanto amaro e frizzante che promuove bene la digestione. Nell'apprestare gli uccelli
La cura del latte è specialmente raccomandata nelle malattie del polmone e dello stomaco, e cioè nell'etisia polmonare e nei vizi cardiaci (spasmo dello stomaco).
La cura del latte è specialmente raccomandata nelle malattie del polmone e dello stomaco, e cioè nell'etisia polmonare e nei vizi cardiaci (spasmo
L'ammoniaca è il miglior reagente. Se la macchia è invecchiata, e l'ammoniaca non fosse bastevole, si farà sciogliere un po' d'acido ossalico nell'acqua: si laverà per bene la macchia e si farà agire l'acido.
L'ammoniaca è il miglior reagente. Se la macchia è invecchiata, e l'ammoniaca non fosse bastevole, si farà sciogliere un po' d'acido ossalico nell
Si spreme sulla macchia del sugo di limone e poi si risciacqua nell'acqua pura. In mancanza del limone si può sostituirvi dell'aceto. Se la macchia non è affatto scomparsa, bisognerà dar la stoffa a bucato.
Si spreme sulla macchia del sugo di limone e poi si risciacqua nell'acqua pura. In mancanza del limone si può sostituirvi dell'aceto. Se la macchia
Si scioglie la gomma elastica, o caoutchouc nell'essenza di trementina, e si applica più volte questa vernice sulle scarpe e sui stivali: in tal modo si renderanno impermeabili all'acqua.
Si scioglie la gomma elastica, o caoutchouc nell'essenza di trementina, e si applica più volte questa vernice sulle scarpe e sui stivali: in tal modo
Si laveranno prima ben bene, in modo che qualunque macchia sparisca, con acqua e potassa, poi si risciacqueranno con una spugna intinta nell'acqua fredda.
Si laveranno prima ben bene, in modo che qualunque macchia sparisca, con acqua e potassa, poi si risciacqueranno con una spugna intinta nell'acqua
Basta immergerle per un minuto o due nell'acqua bollente, per cui il bianco dell'uovo forma allora una specie di membrana che copre l'interno, rendendolo impermeabile all'aria.
Basta immergerle per un minuto o due nell'acqua bollente, per cui il bianco dell'uovo forma allora una specie di membrana che copre l'interno
Occorre applicare sulla fronte delle pezzuole bagnate nell'acqua fredda o nell'acqua mista ad aceto. Mettere fra le spalle sulla nuda pelle un pezzo di marmo, un ciottolo, o un corpo freddo.
Occorre applicare sulla fronte delle pezzuole bagnate nell'acqua fredda o nell'acqua mista ad aceto. Mettere fra le spalle sulla nuda pelle un pezzo
Tagliate a pezzi, possibilmente rotondi, la parte carnosa dello stomaco dei polli, stiacciateli alquanto e spolverizzateli con poco sale; infilzate ogni pezzo con uno stecco, passateli nell'uovo sbattuto con alquanto prezzemolo trito, e finalmente ravvolgeteli nel pan grattato e friggeteli con burro.
ogni pezzo con uno stecco, passateli nell'uovo sbattuto con alquanto prezzemolo trito, e finalmente ravvolgeteli nel pan grattato e friggeteli con
Prendete delle costolette di montone, che batterete leggiermente, onde dar loro miglior forma, spolverizzatele di sale, pepe e poco garofano pesto, marinateli nell'olio per mezz'ora circa, indi fatele cuocere a fuoco ardente, af- finchè il sugo riesca ben concentrato e servitele i col limone.
, marinateli nell'olio per mezz'ora circa, indi fatele cuocere a fuoco ardente, af- finchè il sugo riesca ben concentrato e servitele i col limone.
Dopo aver pelato e sbarazzato delle sue interiora il dindo, esponetelo per un momento alla fiammia onde bruciarne la peluria; indi lavatelo nell'acqua fresca, fatelo sgocciolare, e mettetelo a lessare in sufficiente quantità di acqua e con giusta dose di sale.
Dopo aver pelato e sbarazzato delle sue interiora il dindo, esponetelo per un momento alla fiammia onde bruciarne la peluria; indi lavatelo nell
Bisogna prepararlo due giorni prima di mangiarlo. Levategli la pelle ed inlardellatelo; fatelo marinare tanto nell'olio quanto nell'aceto, con sale, pepe, prezzemolo, cipolle, timo e lauro. Prima di porlo allo spiedo involgetelo in una carta unta d'olio e fatelo cuocere con fuoco vivo.
Bisogna prepararlo due giorni prima di mangiarlo. Levategli la pelle ed inlardellatelo; fatelo marinare tanto nell'olio quanto nell'aceto, con sale
Mondate i funghi, tagliateli a fette, metteteli in padella con olio insieme a due spicchi d'aglio trinciati e sale necessario, e fateli soffriggere finchè siano quasi completamente cotti. Nel frattempo sbattete otto uova, unitevi un po' di mollica di pane inzuppata nell'acqua, un pugno di parmigiano grattato, poche foglie d'origano o di maggiorana, e proseguite a sbattere finchè la mollica siasi intieramente disfatta nell'uovo. Allora versate tutto questo nella padella sopra i funghi, rimuovendo col mestolo onde l'uovo si spanda su tutto il fondo della padella, e fate la frittata nel modo consueto.
finchè siano quasi completamente cotti. Nel frattempo sbattete otto uova, unitevi un po' di mollica di pane inzuppata nell'acqua, un pugno di
La più adatta è quella di agnello o di capretto, e comprende il fegato, il cuore ed il polmone. Si taglia a pezzi, s'infarina e si frigge, immergendone prima i pezzi o no nell'uovo, secondo più aggrada.
, immergendone prima i pezzi o no nell'uovo, secondo più aggrada.
Se i fagiuoli fossero secchi invece che freschi, converrebbe lessarli prima nell'acqua, senza però farveli completamente cuocere: in tal caso, quando poi si mettono in casseruola, non abbisogna che pochissimo brodo per bagnarli, od anche può bastare, per compierne la cottura, il solo sugo di carne.
Se i fagiuoli fossero secchi invece che freschi, converrebbe lessarli prima nell'acqua, senza però farveli completamente cuocere: in tal caso, quando
Fate un taglio che interessi la sola pelle dei granelli con cui volete fare la frittura. Levatene colle dita la pellicola che li inviluppa, tagliateli in fette sottili, le quali asciugherete bene con un pannolino doppio, le avvolgerete nel pane grattugiato, indi nell'uovo sbattuto con un po' di burro fuso, passandole un'altra volta nel pane. Questa preparazione vuol essere fatta al momento, perchè il pane non si imbeva nell'umidità della polpa dei granelli. Mettetele tosto a soffriggere in una padella a fuoco vivo, con burro fino a color biondo, voltandole; spargetevi sopra un pizzico di prezzemolo triturato e del sale, e servitele irrorandole col sugo di mezzo limone,
, tagliateli in fette sottili, le quali asciugherete bene con un pannolino doppio, le avvolgerete nel pane grattugiato, indi nell'uovo sbattuto con un po' di
Fate assodare le uova che vi abbisognano, tagliatele nel mezzo, ed accomodatele sull'insalata prescelta, la quale poi ognuno condirà nel proprio piatto a suo piacere, seppure i convitati non preferiscano ch'essa venga condita tutta insieme nell'insalatiera in cui è servita.
piatto a suo piacere, seppure i convitati non preferiscano ch'essa venga condita tutta insieme nell'insalatiera in cui è servita.
Levate le interiora del luccio senza aprirlo, apparecchiatelo conformemente all'istruzione indicata, legategli la testa e mettetelo nell'apposita navicella versandovi sopra il bianco, lasciatelo sobbollire un'ora o più se il pesce è grosso. Servitelo con salsa bianca, oppure con olio e aceto guarnito di prezzemolo.
Levate le interiora del luccio senza aprirlo, apparecchiatelo conformemente all'istruzione indicata, legategli la testa e mettetelo nell'apposita
Levato al merluzzo il sale, tenendolo in infusione nell'acqua fredda, si fa lessare, si sala e si ravvolge nelle uova sbattute, e quindi si passa nella farina, ovvero nel pane grattugiato, finalmente si fa cuocere arrosto, avvertendo di dargli bensì un bel colore, ma non di lasciarlo indorare.
Levato al merluzzo il sale, tenendolo in infusione nell'acqua fredda, si fa lessare, si sala e si ravvolge nelle uova sbattute, e quindi si passa
Dissalate il merluzzo lasciandolo nell'acqua almeno dodici ore; sboglientatelo per togliergli la pelle e le spine, tagliatelo a pezzi, i quali ben rasciutti infarinerete e friggerete a vivo fuoco, sia con olio, sia con burro.
Dissalate il merluzzo lasciandolo nell'acqua almeno dodici ore; sboglientatelo per togliergli la pelle e le spine, tagliatelo a pezzi, i quali ben
Ove si volessero avere dei maccheroni a colori bianco e verde, raggiungerete facilmente l'intento unendo alla metà del composto una cucchiaiata di verde di spinaci e procedendo nell'egual modo.
Staccate dalle melanzane l'involucro presso il gambo, che serve loro di calice, tagliatele in mezzo e lavatele in acqua fresca; poi con un cucchiaino vuotatele della polpa e fatele lessare sino a mezza cottura. Rimettetele poscia nell'acqua fresca, e nella stessa pentola lessate un poco anche la polpa estratta dalle melanzane, che indi passerete egualmente nell'acqua fresca, e dopo alcuni minuti spremerete e pesterete nel mortaio unitamente a due spicchi d'aglio ed una manciata di funghi secchi già ammollati, o meglio funghi freschi fatti prima soffriggere un poco nell'olio. Quando il tutto è ben pestato, unitevi un uovo, un po' di ricotta, parmigiano grattugiato, spezie e sale necessario, e mescolate ogni cosa onde assimilare bene il composto, del quale riempirete le mezze melanzane già vuotate, come è detto sopra, avendole prima fatte sgocciolare e poi spolverizzate internamente con poco sale. Finalmente, così ammannite, accomodatele in una tegghia con olio, e fatele cuocere al forno.
vuotatele della polpa e fatele lessare sino a mezza cottura. Rimettetele poscia nell'acqua fresca, e nella stessa pentola lessate un poco anche la