Vannello. — In Francia la rima più che la verità ha creato questo proverbio: N'a pas mangé un bon morceau qui n'a mangé ni becasse ni vanneau, ma la beccaccia è disonorata da questo umiliante confronto. Il vannello dà una carne sapida, di pocopr egio, ma alquanto tigliosa: le sue uova invece sono davvero squisitissime e sono superiori a quelle di tutti i nostri uccelli domestici.
Vannello. — In Francia la rima più che la verità ha creato questo proverbio: N'a pas mangé un bon morceau qui n'a mangé ni becasse ni vanneau, ma la
«On appelle ainsi l'espéce de peau qui s'eléve sur le lait avant on aprés son ebullition; elle est composée de sérum, d'un peu de fromage (sic!) et de beurre à l'état d'émulsion....» e più avanti aggiunge che non si suol mangiare, perchè produrrebbe la nausea ed anche il vomito!!!
«On appelle ainsi l'espéce de peau qui s'eléve sur le lait avant on aprés son ebullition; elle est composée de sérum, d'un peu de fromage (sic!) et
Juglans arbor proinde dieta est ac Jovis glans. Nam quia id arboris genus nuces habet, quae sunt suaviore sapore quam glans est: hunc fructum antiqui illi; qui egregium glandique similem, ipsamquem arborum Deo dignam existimabant, Jovis glandem appellaverunt, quae nunc litteris interlisis juglans nominatur.
illi; qui egregium glandique similem, ipsamquem arborum Deo dignam existimabant, Jovis glandem appellaverunt, quae nunc litteris interlisis juglans
Fêtons ces «truffes de la mer» Qu'en son siècle exaltait Horace, Par d'immortels vers pleins de grâce. L'huitre à Rome est un mets si cher, Qu'au dire de Pline et Macrobe Aux seuls pontifes on en sert. — (Notre bouche aussi bien les gobe, Ces huîtres qu'un moderne en us, Nommait «Oreilles de Venus,» Pour leurs qualités excitantes), On sait qu'un des Apicius Eut, par ses notions savantes, L'art d'en envoyer des vivantes A' Trajan, vainqueur belliqueux Des Parthes. — Aux huitres, chef-queux, Me dit-on, offre nous des fraîches, C'est la le secret de leurs pêches: L'huitre est un hasard, un éclair Qui passe avec les mois en R.
Entre Pàques et Pentecôte, Que de jambons l'on mangera! Aussi chacun, en aimable hôte Sur ce mets, son mot contera. Citons la réponse naive Faite par un gourmand abbé, À qui disait un gai convive: — «Si dans la religion juive Vous viviez … pour vous prohibé Ce jambon gras à chair exquise! — Oui; pour en manger bel et bien (Si jétais enfant de Moise) Je me ferais vite chrétien!» — Bonne riposte à l'Esculape Grondant le bel esprit Beautru, Qui fait de ces draps una nappe Sur la quelle est un Iambon cru:Quelle qu'en soit la provenance, Cuit ou non cuit, mon ordennance Vous défend, malade piteux, Ce jambon, mauvais pour la goutte; — Pour elle, oui, docteur, oui, sans doute; Mais qu'il est bon pour le goutteux!»
un gourmand abbé, À qui disait un gai convive: — «Si dans la religion juive Vous viviez … pour vous prohibé Ce jambon gras à chair exquise! — Oui
Rana. — Animaletto elegante, che canta male, che salta bene e che dà alla nostra cucina una carne saporita e di facile digestione, per cui conviene assai bene ai convalescenti. È falso, che il brodo di rana abbia particolari virtù medicinali. Gli Inglesi hanno in orrore le rane e non le mangiano mai, mentre in Italia e in Germania formano un delizioso piatto di magro. In Francia sono abbastanze stimate, ma questo gusto deve essere tutto moderno, perchè Bernardo Palissy nel suo Traité des pierres, che è del 1580, scrive: «Et de mon temps j'ai veu qu'il se «fust trouvé bien peu d'hommes qui eussent voulu manger ni tortues, ni grenouilles.»
, perchè Bernardo Palissy nel suo Traité des pierres, che è del 1580, scrive: «Et de mon temps j'ai veu qu'il se «fust trouvé bien peu d'hommes qui
Per ottenere la guarigione in certi casi di febbre e in quelle malattie di stomaco provenienti da scarsità d'alimento, come pure durante il puerperio, basterà attenersi alla scrupolosa osservanza di qui indicato regime di vitto senza aver bisogno di ricorrere a medicine.
, basterà attenersi alla scrupolosa osservanza di qui indicato regime di vitto senza aver bisogno di ricorrere a medicine.
Ha origine questa malattia da un generale rammollimento delle ossa per mancanza di sostanza inorganica (calce), dalla quale appunto esse ritraggono la voluta consistenza e solidità. Si credeva dapprima che questa infermità fosse originata da certi alimenti privi della sostanza anzidetta, ma le posteriori indagini tacciarono come erronea tale supposizione. Le cause vennero trovate altrove e propriamente nella abbondante formazione dell'acido lattico, che ha il potere di disciogliere i sali delle ossa. Centro di formazione dell'acido lattico è lo stomaco. L'infezione della membrana pituitosa dello stomaco conduce spesso alla formazione di prodotti acidi, fra i quali l'acido lattico. Questo acido nasce dalla nutrizione di alimenti amidacei (paste, patate, ecc., ecc.). L'acido lattico dallo stomaco si propaga nel sangue, dissolve colà i sali calcarei, i quali, invece di far deposito nelle ossa e renderle sode, sortono invece dal corpo assieme all'orina. Dal che ne deriva la rachitide. Vi furono dei casi, in cui simile malattia non provenne dalle suindicate cause, ma siccome la scienza non ha ancora pronunciato l'ultima sua parola su tal proposito, così il regime di vitto che più innanzi si esporrà, serve per il rachitismo emergente da quanto fin qui si è detto. Partendo da questo punto di vista, devesi combinare un regime di vitto composto di cibi contenenti i suespressi sali inorganici, ma nell'egual tempo non suscettibili alla formazione dell'acido lattico.
innanzi si esporrà, serve per il rachitismo emergente da quanto fin qui si è detto. Partendo da questo punto di vista, devesi combinare un regime di vitto
È qui opportuno osservare che le grandi perdite di sangue, in qualsiasi forma e per qualsiasi causa, turbano spesso in modo deplorabile la vista, talora fino alla completa cecità. Anche le persone povere di sangue, come le ragazze anemiche e clorotiche, cadono di frequente in oftalmie, che si possono combattere vittoriosamente con una succosa alimentazione atta a ristorare tutte le forze vitali. Lo stesso può dirsi delle traccie morbose che lasciono nella vista il colèra, il vaiuolo, la scarlattina e l'affezione zuccherina dell'apparato urinario. Vi sono infine molte specie di malattie degli occhi che provengono da perturbamenti del sistema nervoso, in ogni caso è sempre conveniente seguire le prescrizioni suindicate per un metodo di vitto il quale possa almeno alleggerire, se non sopprimere, il male.
È qui opportuno osservare che le grandi perdite di sangue, in qualsiasi forma e per qualsiasi causa, turbano spesso in modo deplorabile la vista
I sintomi che la precedono sono violenti dolori di testa, che assalgono improvvisamente, una continua febbre, od una sete ardente con brividi di freddo, e sudori caldi: nel momento più fiero di questa malattia, si mostrano delle piccole punte rosse sulla lingua, sulle labbra e nella bocca. In capo a pochi giorni le macchiette rosse diventano color violetto, poi s'imbiancano, e si staccano per squaglie. Il volgo crede che questo sia il momento in cui la scarlattina, invece d'essere guarita, esiga maggiori riguardi; anche qui occorre l'opra del medico, non bastando le cure famigliari.
cui la scarlattina, invece d'essere guarita, esiga maggiori riguardi; anche qui occorre l'opra del medico, non bastando le cure famigliari.
La vignetta qui sotto rappresenta un bue, colle sue parti sezionatoli, di cui però si omettono le denominazioni che ognuno può porre da sè, in considerazione che ogni provincia ha per ciascuna parte di bue nomi speciali.
La vignetta qui sotto rappresenta un bue, colle sue parti sezionatoli, di cui però si omettono le denominazioni che ognuno può porre da sè, in