1° La perdita della sua freschezza e il conseguente suo ingiallimento accompagnato da odore di muffa. Ad evitare questo danno, varrà una buona conservazione del riso in luogo asciutto per quanto più è possibile.
1° La perdita della sua freschezza e il conseguente suo ingiallimento accompagnato da odore di muffa. Ad evitare questo danno, varrà una buona
Un residuo, per esempio, che faccia effervescenza con gli acidi, denoterà la presenza di sostanze calcari (marmo, creta, ecc.); qualora ingiallisca aggiunto di nitrato d'argento, accennerà alla probabile presenza di polvere di ossa; qualora, disciolto nell'acqua acidulata con acido azotico, precipiti con nitrato di bario, tradirà la presenza di un solfato (gesso). Se trattato con acqua bollente e quindi con tintura di jodio tenderà all'inazzurrimento, accennerà a contenere delle materie farinose o della fecola; contenendo sabbia infine, la sola ispezione varrà a farla riconoscere.
'inazzurrimento, accennerà a contenere delle materie farinose o della fecola; contenendo sabbia infine, la sola ispezione varrà a farla riconoscere.
2° Lo zucchero raffinato, e specialmente quello non di qualità superiore e polverizzato, può essere sofisticato con sostanze terrose come polvere di marmo, creta, sabbia, polvere d'ossa, gesso, ecc., o con materie organiche insolubili come farine diverse, fecola, ecc. Per scoprire queste impurità varrà la semplice soluzione nell'acqua di una determinata quantità di zucchero da esaminare. Se puro vi si scioglierà completamente, se impuro intorbiderà l'acqua e lascierà un residuo insoluto che raccolto poi sopra filtro, essiccato, pesato ed opportunamente esaminato, potrà anche, volendo, determinarsi qualitativamente e quantitativamente.
varrà la semplice soluzione nell'acqua di una determinata quantità di zucchero da esaminare. Se puro vi si scioglierà completamente, se impuro
Per scuoprire la frode varrà la regolare essiccazione di una determinata quantità di caffè: qualora la perdita di peso oltrepassi il 12-14 %, avremo un forte indizio per ammetterla.
Per scuoprire la frode varrà la regolare essiccazione di una determinata quantità di caffè: qualora la perdita di peso oltrepassi il 12-14 %, avremo
Su questo proposito non mi rimane ora che accennare il modo più opportuno per valutare la sostanza estrattiva di un dato vino. In una capsula ben pulita, di platino, di cui sia noto esattamente il peso (come quella esistente nella cassetta regolamentare sopra indicata) si pongono 25 cc. di vino da analizzare e se ne evapora il liquido a bagno-maria o nella stufa (fig. 27 a pag. 102) a + 100° C, fino a che il residuo che lascia il vino non abbia assunto consistenza estrattiva. A questo punto, si prosegue ancora l'evaporazione per 3 o 4 ore, indi si prende la capsula e si introduce a raffreddare sotto una campana di vetro, al disopra di un recipiente che contenga dell'acido solforico concentrato, avidissimo dell'umidità, nella guisa rappresentata dalla fig. 41. Ciò varrà a completare l'essiccazione dell'estratto. Compiuto il raffreddamento della capsula,
rappresentata dalla fig. 41. Ciò varrà a completare l'essiccazione dell'estratto. Compiuto il raffreddamento della capsula,
Per riconoscere poi la presenza temuta dell'alcool amilico nell'acquavite (che può rivelarla proveniente dai cereali, dalle patate e dalle barbebietole, o mescolata con acquavite di tali derivazioni), varrà il procedimento accennato al 72, b, per scoprire la presenza di quell'alcool sinistro nel vino, oppure meglio ancora quello pro-posto dal Casati.
barbebietole, o mescolata con acquavite di tali derivazioni), varrà il procedimento accennato al 72, b, per scoprire la presenza di quell'alcool sinistro nel
Però una cosa valse molto fin'ora e varrà sempre ad ostacolare la generale adozione di questa carne conservata come vivere militare di riserva: il poco gradevole gusto per il quale essa rimane e rimarrà sempre male accetta al soldato. .
Però una cosa valse molto fin'ora e varrà sempre ad ostacolare la generale adozione di questa carne conservata come vivere militare di riserva: il
Qualora, dopo un certo periodo di attività si credesse necessaria la purificazione del filtro, questa potrà farsi sempre in modo radicale e con grande facilità. Liberata l'ampolla dal suo involucro, e staccata dal manicotto elastico che la mantiene appesa al rubinetto, dopo averla bene sciaquata e vuotata dell'acqua che contiene, potrà essere immersa, per circa un'ora, in un bagno di acqua acidulata con acido cloridrico al 5 % (dal quale non è attaccabile affatto il silicato di allumina di cui essa è costituita), e quindi esposta, per un paio d'ore, ad una temperatura dai 200° ai 300° gradi, per esempio, entro un forno comune scaldato per la cottura del pane. Il bagno acido varrà a ridisciogliere le deposizioni calcari che, per avventura, avesse lasciata un'acqua dura nella trama del biscotto; l'alta temperatura disorganizzerà completamente i microbi dell'acqua arrestati dalla porcellana, sterilizzandola così nuovamente.
, per esempio, entro un forno comune scaldato per la cottura del pane. Il bagno acido varrà a ridisciogliere le deposizioni calcari che, per avventura
Si ha infatti un bel predicare l'emancipazione, nonché l'istruzione superiore femminile, ma la sacrosanta verità sarà sempre questa: che noi, donne, per essere felici, dobbiamo sentirci molto amate dai nostri mariti; e per sentirci dai mariti molto amate ed apprezzate, più della filosofia, della letteratura, della politica e della... emancipazione, sempre ci è valso — e sempre anche ci varrà il saper preparare una buona e, soprattutto varia, mensa famigliare.
letteratura, della politica e della... emancipazione, sempre ci è valso — e sempre anche ci varrà il saper preparare una buona e, soprattutto varia