Ricerca libera

322 risultati per ne
Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno I
129706 1790 , Roma 5 occorrenze

buono bianco, mettete in una cazzarola, scaldate bene senza bollire, e passate il culì al setaccio, o alla stamina; avendo attenzione che non sia ne

Vedi tutta la pagina

Pagina 009


mollibus, lambusque fomentis totum lacessitur corpus, etc. ne nares interim cessent, odoribus variis inficitur locus ipse, in quo luxurie paventantur;

Vedi tutta la pagina

Pagina 011


Fate bollire del buon brodo di sostanza bianco, metteteci dentro della farina di riso, avendo attenzione, che non venga grumellosa, ne troppo densa

Vedi tutta la pagina

Pagina 058


All'articolo delle Terrine Tom. IlI. Cap. IV., ne parlerò ancora qualche poco, Cervello di Manzo.

Vedi tutta la pagina

Pagina 112


Orduvre = Di queste ne parlerò all'articolo delie animelle di Capretto, e di Abbacchio, Tom, II Cap. II.

Vedi tutta la pagina

Pagina 192

Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno II
130382 1790 , Roma 6 occorrenze

Orduvre = Queste si accommodano, e si servano come quelle di Agnello, onde' ne parlerò all'Articolo di detto Agnello Cap. II.

Vedi tutta la pagina

Pagina 002


II distribuire detti Vini, riguarda soltanto quattro Persone situate due alla testa della Tavola, e due ne' fianchi; in uno di questi ultimi vi deve

Vedi tutta la pagina

Pagina 008


, se ne formano solo sei, vale a dire le due ale colli mezzi petti attaccati, e le due posci, e tagliando in mezzo per traverso la carcassa, se ne

Vedi tutta la pagina

Pagina 020


ne formano dei buonissimi crostini.

Vedi tutta la pagina

Pagina 021


Queste si apprestano come quelle di Capretto, e di Abbacchio, onde ne parlerò all' articolo del Capretto.

Vedi tutta la pagina

Pagina 091


no puntute dalla parte inferiore. Ponete le coscie sopra un panno pulito, infilategli le teste, fategli un taglio per parte ne' fianchi, ne' quali

Vedi tutta la pagina

Pagina 214

Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno III
133051 1790 , Roma 3 occorrenze

Arrosto = Di questo ne parlerò all'Articolo degli Arrosti Tom. IV. Cap. IV.

Vedi tutta la pagina

Pagina 176


Antrè = Di questo ne parlerò all'Articolo delle Terrine Cap. IV., come anche apprestato in Aricò; Agro-dolce, alla Polacca, al Sangue, in Adobbo etc.

Vedi tutta la pagina

Pagina 184


Antrè = Fannosi diverse Ascì di petti di Pernici, ma di queste ne parlerò alla fine dell'opera, come ho promesso, facendosi di vivande state di già

Vedi tutta la pagina

Pagina 231

Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno IV
134205 1790 , Roma 4 occorrenze

Antremè = Vedeteli all'Articolo degli Antremè di magro ne' Tomi consecutivi.

Vedi tutta la pagina

Pagina 065


Il vino bianco dolce migliore sarà il Malaga, o Cipro, o qualunque buon moscato, ovvero chi non ne avesse può fare uso del vino ordinario, ma di un

Vedi tutta la pagina

Pagina 195


Potete fare ancora tre strati nelle medesime stampe; cioè: quando ne sarà gelato uno sulla neve, poneteci l'altro, e dopo gelato questo, il terzo.

Vedi tutta la pagina

Pagina 196


Della pasta croccante, pasta di mandorle etc. ne parlerò all'articolo della Pasticcieria di magro come anche delle Glasse, e cotture di zucchero, e

Vedi tutta la pagina

Pagina 302

Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno V
137626 1790 , Roma 13 occorrenze

La Cerna si trova tutto l'anno, ma la sua migliore stagione è dalla fine di Aprile, a tutto Ottobre. Nell'inverno se ne prendono anche in molta

Vedi tutta la pagina

Pagina 075


verso il Canada. Il Ray ne distingue due specie, cioè quella che ha tre notatoje sulla schiena, e quella che ne tiene due sole.

Vedi tutta la pagina

Pagina 121


, e se ne fanno delle Bottarghe, che essendo bene acconciate, riescano ottime ne' giorni di magro, allorchè vengano condite con olio, e sugo di limone.

Vedi tutta la pagina

Pagina 156


L'Arzilla Liscia, abita ne' luoghi fangosi, e limacciosi del mare vicino alla rive, onde la sua carne è molle, e di un gusto per lo più fangoso.

Vedi tutta la pagina

Pagina 159


Questo pesce è comune ne' fiumi, e ne laghi, nutrisce mediocremente, e produce un sufficiente buono alimento. Qualcuno pretende che si digerisca

Vedi tutta la pagina

Pagina 193


Il Luccio, dice Mr. Lemery, e segnatamente quello preso ne' fiumi, è di un gusto così delizioso, che si serve sulle migliori mense, come una vivanda

Vedi tutta la pagina

Pagina 196


Il Carpio, o Carpa, detto Reina è un eccellente pesce di acqua dolce, trovasi nei fiumi, nei laghi, nei stagni, e nelle paludi, e mai in mare, ve ne

Vedi tutta la pagina

Pagina 205


In Francia questo pesce è migliore, che in Italia, benchè ne' fiumi, e laghi di questa Penisola se ne prendono delle ottime, e di buon sapore

Vedi tutta la pagina

Pagina 236


Quelle pescate nel Tevere sono senza contradire le migliori, ma vengono prese molto di rado. I fiumi della Lombardia ne somministrano delle grosse, e

Vedi tutta la pagina

Pagina 243


La Laccia è un pesce di mare che passa ne' fiumi, e alcuna volta cresce fino alla grossezza del Salamone.

Vedi tutta la pagina

Pagina 261


Quando la Laccia non è fresca, ha un gusto alquanto acre che incomoda le gengive di quelli che ne mangiano.

Vedi tutta la pagina

Pagina 261


Questo pesce entra ne' fiumi nel principio di Primavera, e quindi sul principio di Giugno torna in mare a partorire. Quando la Laccia passa dal mare

Vedi tutta la pagina

Pagina 261


Le migliori sono quelle, che si prendono, ne' fiumi e ne' laghi, e non ne' pantani, o luoghi paludosi. Abbondano in Lombardia: e dalla parte di

Vedi tutta la pagina

Pagina 269

Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno VI
138136 1790 , Roma 19 occorrenze

Antremè Rifreddo = Anche queste si apprestano in tutte quelle maniere che il Pavone, e se una fosse poco, se ne mettano due, e si servono

Vedi tutta la pagina

Pagina 039


Trovasene quantità ne' nostri mari, e sulle nostre coste, e abbondano moltissimo in tutte le

Vedi tutta la pagina

Pagina 092


I Gamberi nascono, e vivono ne' fiumi, ne' laghi, e ne' ruscelli; distinguonsi in Minore, e 102"/> Maggiore: si nutriscono d'erbe, di ranocchie, e di

Vedi tutta la pagina

Pagina 101


Per distinguere i maschi, dalle femmine, si de' Gamberi di mare, che di acqua dolce, fa d'uopo osservare, che tutte le membra sono più grosse ne

Vedi tutta la pagina

Pagina 101


Le code di questa specie di Gamberi cotti allesso, e tolte dalle loro spoglie crostacee, sono in molto pregio ne' mesi di Febbrajo, Marzo, Aprile, e

Vedi tutta la pagina

Pagina 111


Nascono nel mare, e ne' fiumi, sebbene Bellonio afferma essere essi più abbondanti nel mare. Tarentino le chiama Squille fluviatili.

Vedi tutta la pagina

Pagina 112


La loro carne è così dolce, che caggiona fastidio a chi ne mangia, e come dice Rondellezio non v'è altro cibo di tal genere più dolce di questo.

Vedi tutta la pagina

Pagina 112


È questa una conchiglia bivalva molto comune ne mari Mediterraneo, e Adriatico, benchè l'Oceano, ed il Baltico ne somministrono in quantità all

Vedi tutta la pagina

Pagina 132


In Napoli se ne conoscono di due specie, sotto le denominazioni di Gongole comuni, e di Gongole veraci.

Vedi tutta la pagina

Pagina 147


Conchiglie della classe delle bivalve. Plinio, ed Aldovrando ne distinguono dieci specie, che si possono dividere in Scambrose, o striate rugose, e

Vedi tutta la pagina

Pagina 147


Nell'Adriatico non si trovano, o almeno vi sono rare, abbondano peraltro ne' golfi di Lione, e di Napoli.

Vedi tutta la pagina

Pagina 151


Se ne distinguono di due specie, cioè marine, e fluviateli: sono quasi simili nella figura, e solo differiscono, che le fluviatili sono più picciole

Vedi tutta la pagina

Pagina 151


Conchiglie della classe dette univalve. Se ne distinguono varie specie, che Rondelezio divide in grandi, e picciole.

Vedi tutta la pagina

Pagina 155


Si ritrovano ne' luoghi del mare arenosi, e limacciosi: sono frequentissime dalla parte della Guascagna, e della Normandia; come pure ne' mari Jonio

Vedi tutta la pagina

Pagina 157


I secondi sono abbondanti in Venezia, e molto buoni; ma in Napoli non se ne fa uso fra cibi.

Vedi tutta la pagina

Pagina 159


Gli Echini detti volgarmente in Napoli Ancini, sono conchiglie della classe delle moltivalve. Se ne distinguono non solamente di varie grandezze, ma

Vedi tutta la pagina

Pagina 161


Conchiglie del genere delle univalve. Se ne distinguono di Grandi, di Orecchiute, di Tuberose, di Angulose, fatte a foggia di Morice, di Pentedattilo

Vedi tutta la pagina

Pagina 164


Sono queste conchiglie della classe delle univalve, e del genere delle Turbinate. Se ne distinguono non solo di varie grandezze, ma eziandio di varie

Vedi tutta la pagina

Pagina 165


I moderni ne hanno trovato uno più semplice, poichè non impiegono per questo effetto che l'aceto e il sale, o l'acqua e il sale.

Vedi tutta la pagina

Pagina 299