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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno I
140555 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 14 occorrenze

Questo si fa nella stessa guisa, alla riserva soltanto che deve essere meno colorito, ed in conseguenza più biondo.

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Questo si fa nella stessa maniera, col vantaggio, che essendo di mongana renderà sempre una glassa più bella, e più bionda, e sarà di un gusto

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Questo si fa nella stessa maniera, alla riserva, che quando si bagna, in luogo di porvi il Culì, vi si pone Suage, Restoran, o altro brodo buono.

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Questa si fa con brodo bianco, un pezzo di butirro maneggiato nella farina, fette di lardo, qualche fetta di limone senza scorza, garofani, un

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Purè di Porri Questa si fa nella stessa maniera, che quella di cipolle, e vi si può egualmente aggiungere, qualche rosso d'uovo tosto, e parmigiano

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Questa si fa nella stessa guisa, che la precedente, alla riserva, che in luogo di bagnarla con brodo assai colorito, la bagnerete con brodo bianco

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sale, e servitela bollente sopra le croste. Potete vedere all'articolo delle purè la maniera di farle. Come anche del Culì di pomidoro se ne fa molt

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Questa è una zuppa che prescindendo da Napoli, e suo Regno, e in altre parti d'Italia non se ne fa uso, non trovandovisi i broccoli di quella natura

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Questa si fa come l'Italiana rossa, alla riserva, che si bagna col biondo di mongana, o altro brodo chiaro colorito. Si passa egualmente al

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Prendete in una cazzarola il culì, che vi bisogna per fa salsa, fatelo scaldare, metteteci in infusione un ramoscello di finocchio, levatelo subito

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Questa si prepara nella stessa maniera, che li spinaci, ma si fa rosolare maggiormente, acciò renda fuori tutto l'umido, e prenda sapore. In ciascuna

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; aggiungeteci zeste di arancio come sopra, sale, pepe schiacciato; fate bollire un momento, e servite col sugo di due aranci. La medesima salsa si fa anche col

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allo spiedo, e si fa finire di cuocere di un bel color d'oro, e la servirete con una salsa alla Poevrada, che troverete alla pag. 70.

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, e del Majale non se ne fa molto uso.

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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno II
142846 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 6 occorrenze

Si principia col tagliare idue mezzi petti, e le coscie. Il petto è la parte più squisita, che si taglia in fette per traverso, e cosi si fa dell'Oca

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visitandoli frequentemente; e siccome al tempo presente si fa molt'uso di detti Vini, e che in conseguenza la di loro conservazione richiede del

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sono grossi, grassi, e di un sapore eccellente. Quando i capretti si vogliono rendere più esquisiti, e delicati si fa loro poppare due capre.

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Il nome Francese di Hure significa la testa, ed una parte del collo dell'animale, sia cignale, o majale, che se ne fa un eccellente Rifreddo. Di

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Nello stesso modo che si fa l'aceto all'aglio, si fa quello alla scalogna, colla sola diversità che le scalogne dopo mondate gli si taglia un poco la

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'esperienza, che ne ha stabilita fa prattica.

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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno III
144634 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 2 occorrenze

Grosso Antrè = Vedete Gallinaccio alle Salciccie Tom. II.pag. 122. L'Oca si appresta nello stesso modo, colla sola differenza, che si fa cuocere come

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Antrè = Questo Timballo si fa come il precedente, alla sola riserva, che in luogo del prosciutto, si cuopre tutto il di dentro della cazzarola di una

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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno IV
146091 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 6 occorrenze

Antremè = Questo si fa esattamente come quello di Rape, tagliate in dadini pag. 78. ma senza zucchero, ed invece mettete un pugno di parmigiano

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mentre questa si fa nella stessa maniera.

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Antremè = Questa si fa nello stesso modo, colla sola differenza, che in luogo del Caracca, vainiglia, e cannella vi si mette due pugni di biada

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Questa si fa di due maniere: la prima fate una pasta sfoglia all'ordinario più scarsa di butirro: la seconda fate una pasta brisè come è descritta

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Questa si fa nella stessa maniera che la precedente, alla sola diversità, che in luogo dell'acqua si mette fiore di latte; ma bisogna però osservare

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Antremè grande = La sola differenza di questo consiste nella sola pasta di mandorle, e pistacchi, e che in luogo d'intagliarlo dopo cotto, si fa

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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno V
149162 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 16 occorrenze

di grasso, si bagnano con Sugo, o Suage di magro, e si fa di meno del manzo rosolato, e prosciutto. Per il rimanente si finisce esattamente come l

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Anche questa Salsa si fa come quella di grasso. Vedetela nel Tom. I. pag. 8., e solo varia nel Culì, o Italiana bianca di magro.

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Questa si fa come quella di grasso Tom. I. pag. 76., ma si bagna con solo latte, e fiore di latte, e prima di servirla si lega ben bollente con una

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Anche questa si fa come quella di grasso Tom. I. pag. 88., ma si bagna con Culì di magro. Salsa di Tartufi.

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Anche questa Salsa sì fa come quella di grasso. Vedetela nel Tom. I. pag. 93., ma bisogna metterci un buon pezzo di butirro fresco quando si passa

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Passate l'erte fine come sopra, dopo che ci averete poste le alici, metteteci i prugnoli ben nettati, e lavati, fateli cuocere, e consumare tutta fa

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Il Dentale è un pesce di mare molto stimato, che vive ordinariamente fra i scogli presso alla riva, o fra l'erbe che vi crescono, quando non fa caldo

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Il tempo migliore :per mangiarlo secondo Mr. Lemery, è nella Primavera, e nell'Estate, in cui si fa la sua pesca, che principia da Maggio, e dura a

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Antrè di grasso, e di magro = Questo pesce orDinariamente si fa cuocere al Corto-Brodo, per quindi levargli i filetti, e servirli con sopra qualche

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E' questo un pesce di mare della figura del Fravolino, che si pesca sotto ai scogli, ove ordinariamente nasce, e fa la sua dimora, Plinio dice, che

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regalato, ciò che fa dare de' sontuosi pranzi.

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la femmina vi fa i suoi figliuolini, e quindi dopo qualche tempo ritorna nel mare con i medesimi; essa è migliore pregna, che dopo partorito.

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In Roma non si fa grand'uso delle Lamprede, benchè fossero molto stimate in tempo degli antichi Romani, i quali le facevano nutrire nelle vivaje con

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Antrè, o Orduvre = Quando averete squamato, e sveutrato due, o tre pesci Persichi, fa Moderno. Cap. III.

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questo tempo hanno gli intestini gonfi, e carichi di un certo liquore bianco, che le fa essere più delicate; benchè in qualunque maniera, siano tempre

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non poco, e le fa essere più facile alla digestione.

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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno VI
150173 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 6 occorrenze

le acrimonie del petto; ma questo sugo essendo di una natura lenta e vischiosa, fa si, che la rende difficile a digerirsi.

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fa ravvisare al pescatore, il quale scavandola tosto col piede ne cava fuori immediatamente il Cannolicchio.

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Per distaccare queste conchiglie dai sassi fa d'uopo di un coltello puntuto, che ponendolo fra il sasso, e la patella facilmente si distacca.

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I secondi sono abbondanti in Venezia, e molto buoni; ma in Napoli non se ne fa uso fra cibi.

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Antrè = Questa si appresta con Baccalà, e Riso, come per il Pasticcio, e solo varia perchè si fa sul piatto d'argento, o sulla tortiera, con pasta

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tanto grossi cotti e mondati, e la farsa di Chenef senza butirro di gamberi: per il rimanente si finisce, si fa cuocere, e si serve nello stesso modo.

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