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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno I
141021 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 3 occorrenze

21., ma fatto tutto di petrosemolo, aggiungeteci sugo di limone, il quale col suo acido cambierà il colore verde in Seladone.

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Pagina 071


Questa si prepara nella stessa maniera, che li spinaci, ma si fa rosolare maggiormente, acciò renda fuori tutto l'umido, e prenda sapore. In ciascuna

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Pagina 076


Prendete della salsa al sultano, ma senza essere legata col culì, ma bensì tutto restoran, o altro brodo chiaro, passatela al setaccio, e per legarla

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Pagina 087

Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno II
143002 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 1 occorrenze

V'ha chi frigge la salvia dappoi, ma questo poco importa.

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Pagina 029

Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno III
145203 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 5 occorrenze

pag. 91. Se volete li potete riempire come i precedenti, ma senza code di gamberi.

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Pagina 054


Antrè = Fate cuocere sei Quaglie come quelle alla Reale, ma colle coscie dentro il corpo.

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Pagina 207


Antrè = Vedete quelle in Ciriegie; queste si preparono nello stesso modo, ma senza infilargli le zampette.

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Pagina 215


Terrina = Fate cuocere i Tenerumi di Mongana in una Bresa ristretta come alla Massedoene, ma senza limone. Vedetela nel Tom. I.

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Pagina 235


Terrina = Questo si appresta come il Sivè pag. 119. ma senza la ventresca, e si lardono i pezzi di lepre di filetti di lardo conditi, e rifilati al

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Pagina 239

Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno IV
145804 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 14 occorrenze

Il Ragù si apppresta nello stesso modo, ma senza cipolla in dadini, ed i cedrioli tagliati in quadretti.

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Pagina 016


Vedetelo nel Tom. III. pag. 225 , ma che sia ristretto di Salsa più che sia possibile.

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Pagina 027


Questo si appresta nello stesso modo, che quello alla Barrì, ma senza fegatini, e creste.

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Pagina 040


Anche queste le potete cuocere con brodo colorito, ma poco, e servirle con sugo di limone.

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Pagina 050


Potete fare questo Gattò, con un Culì di rape bagnato con Culì di vitella, e fiore di latte, e un pugno di parmigiano grattato, ma , ma senza

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I funghi chiamati spugnoli sono di un eccellente sapore, ma non mai come quello dei prugnoli.

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Pagina 120


Antremè = Queste sono lo stesso che le uova alla neve; ma si servono fredde con sopra spume di mandorle amare stritolate.

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Pagina 143


Antremè = Questa fassi nello stesso modo, ma senza vino, aggiungendoci in luogo più acqua.

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Pagina 189


Quella di albicocche si appresta nello stesso modo, ma senza vino ed un poco più d'acqua.

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Pagina 199


Le albicocche si apprestano nella stessa guisa, ma non si pone vino quando si fanno cuocere.

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Pagina 217


Sì l'una che l'altra si possono anche cuocere a Bagno maria nelle chicchere come le Creme, ma allora non vi bisognano i bianchi d'uova sbattuti, ma

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mentre questa si appresta esattamente nello stesso modo; ma senza servirsi dell'interiora.

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Pagina 273


Vedetela pag, 177. ma un poco più consistente.

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Pagina 297


Grande Antremè = Fate una pista all'Inglese pag. 250, ma in luogo del capo di latte poneteci un poco di vino bianco, stendetela sottile come uno

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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno V
148672 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 14 occorrenze

zuppa. Alcuni non vi mettono vino, ma solo acqua, e niente odore; ma ciò dipende dal gusto, e dalla volontà.

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Pagina 046


Questa Salsa si appresta esattamente coMe è descritta nel Tom. I. Pag 77., ma non vi si pone il fondo della carne che si è fatta cuocere, e che si

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Pagina 057


Anche questa si fa come quella di grasso Tom. I. pag. 88., ma si bagna con Culì di magro. Salsa di Tartufi.

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Pagina 062


Antrè di grasso, e di magro = Dissossate, e riempite una Linguattola, di grasso, o di magro, come la precedente, ma senza cucirla.

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Pagina 164


Le Triglie si pescano tutto l'anno, ma il tempo migliore è da Maggio, a tutto Agosto.

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Pagina 174


Antrè = Allorchè sarà fritta l'Arzilla come sopra, ma senza marinarla alla Vinegretta, conditela, e finitela come le Triglie marinate, Vedetele al1a

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Pagina 188


pag. 68 e 69. ma bagnata con brodo di magro.

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Pagina 193


Il Maccarello si sala per conservarlo, ma non è che più nocivo, e di un sapore meno grato.

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Pagina 195


Questo pesce si appresta nello stesso modo, che il Fravolino, ma non è punto stimato. La sua migliore stagione è nell'Estate, e Autunno.

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Pagina 216


La migliore stagione di questo pescietto è nell'Invero, e nella Primavera, ma è poco stimato, e mai si serve sopra mense delicate.

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Pagina 221


La sua pesca fassi l'Autunno, l'Inverno, e una parte anche della Primavera; ma la migliore stagione è l'Inverno.

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Pagina 224


Sonovi due specie di questi pesci, una di acqua dolce, ed una di mare, ma quest'ultima non è punto impiegata fra gli alimenti.

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Pagina 273


Del Seghì Nome Russo, che si da ad un picciolo, ma saporoso, e delicato pesce di acqua dolce, assai comune in Pietroburgo. Esso rassomiglia in quanto

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Pagina 286


I Lattarini sono piccioli pescetti bianchi poco stimati, non solo nelle tavole de' Grandi, ma anche in quelle delle persone di mediocre fortuna.

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Pagina 293

Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno VI
149849 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 13 occorrenze

fino a 22., ma queste però non debbono essere lardate per traverso in alcuna maniera.

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Pagina 041


pag. 56., ma lo ripete per l'ultima volta, tutto ciò dipende dal sapere, e buon gusto di chi lavora.

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Pagina 075


Gli potete far prendere colore anche sopra la gratella, aspergendo coll'olio della Salsa, ma senza l'erbe fine.

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Pagina 108


Questi quattro Crostacei poco variano nella loro figura, eccettuatane la Sqilla Ursa minore, ma bensì nella loro grandezza, ed hanno qualche

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Pagina 118


di Venezia, ed anche sulle nostre spiaggie. Questi Gamberelli vivi sono di un colore bianchiccio, ma dopo cotti divengono rossi.

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Pagina 121


La loro carne è dura alla digestione, ma somministra un alimento sodo, e fortificativo Del Granchio marino.

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Pagina 122


Questi Granchi sono compresi fra i cibi più esquisiti, ma sono come gli altri difficili alla digestione.

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Pagina 123


La Tartaruga di mare, è ordinariamente molto grande, e senza uova ma il suo fegato, e l'intestino passano per un cibo esquisito.

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Pagina 129


Le Ostriche ritrovano non solo nel mare, ma ancora secondo Plinio in acque dolci, e luoghi pietrosi benchè privi di acqua.

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Pagina 140


Si pescano tutto l'anno, ma le loro stagioni migliori sono nell'Autunno, e Primavera; vivono di acqua, e di arena.

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Pagina 152


I secondi sono abbondanti in Venezia, e molto buoni; ma in Napoli non se ne fa uso fra cibi.

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Pagina 167


La carne di codeste conchiglie è sugosa, e di buon sapore; ma alquanto dura, e difficile alla digestione. I Greci la mangiano cruda, ma cotta è assai

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Pagina 173


Questa si appresta esattamente come li Spinaci al butirro pag. 186. ma bisogna farla rosolare maggiormente sopra il fuoco, acciò prenda sapore.

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Pagina 200