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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno I
139522 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 6 occorrenze

Se si vuole conservare il brodo, non bisogna metterci dentro porri, cipolle, o altre erbe.

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II grasso delle vivande, i rami qualche volta non ben stagnati sono veleni uno peggior dell'altro; una Cucina succida contribuisce non poco ad un mal

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Le Zuppe, e le Salse, non tanto cariche di sostanza; la soverchia sostanza le rende indigeste, e la poca non nutrisce; pochissime droghe, poco sale

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Italiana, e ciò per maggiore intelligenza di quelli, che non sanno quell'idioma, onde non recherà meraviglia di trovare detti nomi come si pronunziano

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Ciò, che non si apprende colla prattica, si può benissimo apprendere colla teorica col vantaggio di più, che chi possiede la prima, e non sdegna la

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Devo avvertire qui per sempre, che tanti ì filetti, che i cosciotti, spalle, o altre parti del castrato cotte, o allo spiedo, o alla gratella non

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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno II
142858 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 12 occorrenze

Appena nati gli Agnelli non possono sempre tenersi sui i loro piedi, e però il pastore è obbligato di aiutarli; quando vi si trovano non tardano a

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Quale utilità non traesi da questo animale domestico, che non deve, per cosi dire, la sua esistenza, che al solo uomo, il quale lo ha saputo

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Deve di più avere attenzione, che un piatto dopo fatto il giro della Tavola, sia nuovamente posto al suo luogo, qualora non dasse impaccio avanti il

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Non si può fare a meno di convenire, che questa maniera di servire sia ottima per le Persone Militari; ma per Soggetti rispettabili, come Sovrani

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Ciò non ostante se questo metodo sarà adottato in tutta l'Italia ci vorrà pazienza; ma non sarà mai approvato dalle Persone di gusto, le quali in

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, come anche i tenerumi; bisogna peraltro prendere in un sito, dove il coltello non trovi resistenza, e che li pezzi non siano molti grossi.

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Una Zuppa fatta con questo brodo non sarà buona, e chi non sà, suppone che la tenue abilità del Cuoco ne sia la cagione; e così di tutto il resto

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Se poi vi fosse qualche Maestro di Casa, che in genere di Brodi, Zuppe, Salse, Brese, Poele, o altro non volesse porvi quella Carne, Polleria, e

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L'Arrosticciere, e Pasticciere non sono in alcun modo soggetti al primo Cuoco, essendo il loro dipartimento del tutto diviso, e se non faranno il

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Il majale è un animale quadrupede, che è stato posto nel numero degli ani, ali, a piede forcuto e che non ruminano. Il majale è del genere del

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colta fresca, non spigata, e che non abbia toccato acqua.

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Antrè = Per non replicare la stessa cosa, vedete coscie di Tocchino in Anitrelle pag. 168.

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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno III
144491 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 5 occorrenze

Cap. I. Non sarà che bene se ci aggiungete il fondo della cottura nel Ragù, badate però al sale.

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Il Daino non ha la carne si buona. Quella della femmina è delicata allorchè non ha che un anno.

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Il Coniglio in Italia non è punto apprezzato, benchè in Francia sia servito sulle migliori mense per la delicatezza della sua carne; è vero per altro

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Vi sarebbe ancora molto da dire sopra il Cignale, che la ristrettezza di quest'opera non permette.

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maniere colle quali vengono apprestate non servono che a facilitare la variazione per quelli che amano a non mangiare sempre le stesse cose.

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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno IV
146728 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 3 occorrenze

I funghi chiamati spugnoli sono di un eccellente sapore, ma non mai come quello dei prugnoli.

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Le albicocche si apprestano nella stessa guisa, ma non si pone vino quando si fanno cuocere.

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Antremè = Questa non varia dall'altra, se non che la zucca è gialla, ed in conseguenza di un altro sapore. Si mettono tutti i bianchi d'uova sbattute

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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno V
149078 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 14 occorrenze

tutti i libri, che al giorno d'oggi vengono alla luce nella nostra Italia, le quali scoraggiscono gli Autori piò dotti, ed illuminati, non che quegli del

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Questo si appresta come il precedente, colla sola diversità, che non vi si mettono prugnoli, e si bagna col Culì colorito di magro, in luogo di

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Ancora questa Salsa non varia da quella di grasso, Tom. 1. pag. 79. Se non che in luogo del Culì bianco di grasso, si addopra quello di magro, e si

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In diverse Città d' Europa non si vendono Pesci morti, e non sì comprerebbero neppure gratis, dovendosi i Pesci uccidere nella propria cucina, ove

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non replicare le medesime cose, e non rendere questo Tomo soverchiamente voluminoso.

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È osservabile, che il Dentale, essendo un Pesce delicatissimo non si conserva come gli altri pesci della sua grossezza, ed è soggetto a corrompersi

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Si prepara questo pesce in molte maniere differenti, e benchè a parlare in generale le Fritture non siano molto salubri; pure si è osservato, che la

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In Roma il Cefalo migliore è quello di mare, ed anche quello di acqua dolce è molto buono, ma bisogna osservare, che non sia pregno, che sia fresco

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Si debbano scegliere le Sarde, ed anche le Alici tresche, grosse, e polpute. Quando questi pescetti non sono freschi pizzicano le fibrette nervose

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Il Maccarello si sala per conservarlo, ma non è che più nocivo, e di un sapore meno grato.

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Questo pesce non è stato stimato gran cosa dagli antichi nella Serie degli Alimenti; tal'è Il giudizio dello Scoliaste di Aristofane, e di Svida

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poco, e non produce alcun cattivo effetto, se non che facendone un uso immod e rato.

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della Tinca sia condannato quasi da tutti gli Autori, a cagione di un sugo vischioso, e grossolano, che produce, come essi asseriscono, non si lascia per

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Quella di acqua dolce dimora sempre nel suo luogo nativo, e trovasi molto spesso ne' ruscelli, e nelle fontane ove l'acqua, del mare non penetra

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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno VI
150051 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 10 occorrenze

fino a 22., ma queste però non debbono essere lardate per traverso in alcuna maniera.

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Se sono all'olio non ci mettete rossi d'uova.

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I Veneziani le tengono immerse ne vasi pieni di acqua fresca, acciò non mojano con tanta facilità. Quando queste conchiglie sono fresche, lavate dall

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Nell'Adriatico non si trovano, o almeno vi sono rare, abbondano peraltro ne' golfi di Lione, e di Napoli.

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I secondi sono abbondanti in Venezia, e molto buoni; ma in Napoli non se ne fa uso fra cibi.

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IV. Cap. IV. , non variando una gran parte di dette Tartelette, che per la pasta di mandorle, o croccante, le quali paste le preferisco alla pasta

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dente, non vi si attacca come una specie di gomma, ma si rompe netto. Quando si fa il zucchero al caramello, bisogna avere attenzione di prenderlo al

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Se sarà giorno di vigilia non ci mettete butirro, e uovo trito.

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, imperocchè non si può negare, che una gran parte de' Cuochi, tanto Italiani, che di altre nazioni ignorino un ricapito di tanta importanza, il quale non

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Glassa, significa Brodo assai consumato per da re il lustro a qualunque vivanda piccata, o non piccata.

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