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118 risultati per plinio
Mantegazza, Paolo
Almanacco igienico popolare del dott. Paolo Mantegazza
127433 1882 , Milano , Libreria Gaetano Brigola 2 occorrenze

proporzioni di burro. In Omero e nella Bibbia si parla del formaggio e in Plinio leggete che Zoroastro vivesse nei deserti per trent'anni di solo formaggio

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Pagina 48


visse pure 90 anni, interrogato da taluno, come si dovesse fare per campar vecchio, rispondesse: di fuori adoperate olio, di dentro miele. Plinio

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Pagina 72

Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno V
137201 1790 , Roma 1 occorrenze

È questo un pesce di mare della figura del Fravolino, che si pesca sotto ai scogli, ove ordinariamente nasce, e fa la sua dimora, Plinio dice, che

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Pagina 192

Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno VI
138322 1790 , Roma 4 occorrenze

Secondo Plinio distinguesi il maschio dalla femmina, avendo questa il primo piede doppio, dove che il maschio lo tiene semplice, ed ha due spine tra

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Pagina 114


Le Ostriche ritrovano non solo nel mare, ma ancora secondo Plinio in acque dolci, e luoghi pietrosi benchè privi di acqua.

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Pagina 132


Conchiglie della classe delle bivalve. Plinio, ed Aldovrando ne distinguono dieci specie, che si possono dividere in Scambrose, o striate rugose, e

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Pagina 147


Secondo Plinio, ed Aristotile nascono in luoghi arenosi, o muscosi del mare; ma le prime sono inferiore alle seconde. Quelle peraltro prese l'Autunno

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Pagina 150

Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno V
148848 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 1 occorrenze

E' questo un pesce di mare della figura del Fravolino, che si pesca sotto ai scogli, ove ordinariamente nasce, e fa la sua dimora, Plinio dice, che

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Pagina 220

Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno VI
149990 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 5 occorrenze

Secondo Plinio distinguesi il maschio dalla femmina, avendo questa il primo piede doppio, dove che il maschio lo tiene semplice, ed ha due spine tra

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Pagina 122


Le Ostriche ritrovano non solo nel mare, ma ancora secondo Plinio in acque dolci, e luoghi pietrosi benchè privi di acqua.

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Pagina 140


freddo, che cruda tramandi un sugo salso, quale rilassa il ventre, onde la crede meglio cotta. Al contrario Plinio asserisce, che cruda da tuono allo

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Pagina 141


Conchiglie della classe delle bivalve. Plinio, ed Aldovrando ne distinguono dieci specie, che si possono dividere in Scambrose, o striate rugose, e

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Secondo Plinio, ed Aristotile nascono in luoghi arenosi, o muscosi del mare; ma le prime sono inferiore alle seconde. Quelle peraltro prese l'Autunno

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Dottor Antonio
Il frutteto a tavola ed in dispensa
188775 1887 , Milano , Guigoni 5 occorrenze

Non è ben certo se gli antichi conoscessero lo zuccaro. Dioscoride, Galeno e Plinio, parlano di uno zuccaro che dalle Indie si trasportava nell

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Pagina 127


Europa. Plinio parla d'un frutto detto Pomo di Media che i greci chiamavano Kitrion. Si vorrebbe che ai tempi di Plinio il limone non fosse ancor portato

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Sulla fede di Plinio moltissimi pretendono che l'olivo sia originario dell'Asia, e non sia stato portato in Italia che sotto Tarquinio Prisco verso

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Pagina 79


riferisce Plinio. La pera è celebrata pure da quel ghiottone d'Orazio. Napoleone preferiva la pera spadona e la butirra.

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Pagina 84


I Greci, fatta astrazione di Dioscoride che la chiama frutto salubre, la tenevano come nociva, quasi velenosa. Plinio lo dichiarò salubre ed innocuo

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Dottor Antonio
Il re dei cuochi della cucina vegetariana
197241 1896 , Milano , Premiata Ditta Editrice Paolo Carrara 26 occorrenze

(Pseud. sc. 2, a. 3). Ne parla Plinio sotto il nome di Lapathum. L'acetosa contiene, secondo le ultime scoperte, molte materie albuminoidi, il che è

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da cui lo spagnolo albaricoque e il nostro italiano albicocca. i Romani lo chiamavano: mela armeniaca. Al tempo di Plinio era rarissima. Egli con

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verdura. Tutti gli scrittori, da Galeno a Catone, da Columella a Plinio, ne parlano coll'aquolina in bocca. In Italia erano rinomatissimi quelli di

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Plinio suggerisce di condirla colla senape. Erano celebrate quelle di Aperea, che era un paesucolo della Beozia, e forse non aveva che quelle.

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radicem cinarae tum crudam, tum coctam cibum gratissimum esse, et inter exquisitiores dapes recensentur. Plinio ci tramanda che a coquis celeberrimi

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Il che vuol dire: comunque le ammaniate, sono porcherie. Plinio invece, di visceri a prova di bomba, dopo aver detto che dai Greci i marroni erano

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Plinio li maltratta e Catone ne canta le lodi. I Romani, un bel dì cacciarono da Roma tutti i medici che rimasero esiliati per lunghissimo tempo e

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raccoglie alla line d'agosto. La virtù germinativa si conserva fino ai 6 anni. Plinio (libro 18, cap. 12), vuole che non si semini se prima non sia stato

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fegato, e secondo Beval in quelle degli occhi. Plinio ci assicura che i semi del cerfoglio erano molto in uso ad Atene — ed il commediografo Aristofane

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La sua coltivazione vuolsi sia posteriore ai tempi di Plinio e Palladio — ma fu cibo ricercato e tenuto squisitissimo fino dai tempi più remoti,

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Farina (da farre, Plinio). — Mil.: Farina. — Franc.: Farine. — Ted: Mehl. — Ingl.: Meal, Flour. Spagn.: Harina.

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. Plinio li chiama: gulae novissima irritamento. Difilo, filosofo, li commenda, ma li chiama cibo sospetto. Cardano li teneva come pianta nemica dell

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Plinio dice al libro XXV, cap. 2: Hyssopum in oleo contritum phthyriasi resistit et prurigini in capite. Non traduco la sentenza di Plinio per

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. — Plinio asserisce che il lauro era segno di pace fra i combattenti (lib. c. 30). Se ne cingevan nei trionfi gl'Imperatori e i Sommi Pontefici, poi

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Ovidio scrisse: «Io trovo presso gli antichi scrittori che chi mangia lenti acquista pazienza d'animo». Pare però sia una freddura di Plinio sulla

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Europa. Plinio parla d'un frutto detto Pomo di Media che i greci chiamavano Kitrion. Si vorrebbe che ai tempi di Plinio il limone non fosse ancor portato

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I Greci, fatta astrazione di Dioscoride, che la chiama frutto salubre, la tenevano come nociva, quasi velenosa. Plinio la dichiarò salubre ed innocua

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persico fu conosciuto ed acclimatizzato da noi dopo la spedizione di Alessandro e bisogna che fosse assai raramente coltivato, perchè al tempo di Plinio

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22 specie, e Plinio 29 ed ora se ne contano più di 2000 varietà; tra queste, le più apprezzate sono l'azzeruola (pomm pomell), la pupina (popin) od

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(Plinio, libro 14). Giovenale, nella cena che diede a Persico, apprestò dei pomi piceni, i quali, secondo Orazio, ànno la palma su tutti i pomi

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allora acquista un gusto molto aggradevole. Cotonea cocta soaviora, disse Plinio. Gli antichi lo tenevano molto in pregio e volevano che esistesse

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Pagina 215


lisciare e fissare i capelli. Teofrasto e Plinio ne parlano coll'aquolina in bocca; anzi, Plinio insegna a cocerli nel miele, Galeno e Paolo Egineta

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Pagina 216


Plinio però anteponeva a questi, quelli d'Egitto. E difatti gli Ebrei, tolti alla schiavitù da Mose, rammentavano sospirando i cocumeri, i meloni, i

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precisamente dalla Paflagonia, dove esisteva pure la città di Sesamon, chiamata poi Amastris, della quale parla Plinio. In Bologna se ne sono fatte molte

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prevenire gli effetti della crapula. Bacone dice che provoca il riso, tien viva l'allegria e ritarda la vecchiaia. Plinio, che concilia il sonno. E

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Pagina 288


Non è ben certo se gli antichi conoscessero lo zuccaro. Dioscoride, Galeno e Plinio parlano di uno zuccaro, che dalle Indie si trasportava nell

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Pagina 297

Dottor Antonio
L'orto in cucina - Almanacco 1886
209146 1886 , Milano , Casa Editrice Guigoni 6 occorrenze

Plinio suggerisce di condirla colla senape. La parola Beta fù sempre adoperata per indicare cosa fatua. Diogene chiamava Betæ gli uomini molli ed

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Pagina 14


fegato, e secondo Deval in quella degli occhi. Plinio ci assicura che i semi del cerfoglio erano molto in uso ad Atene — ed il Commediografo Aristofane

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Pagina 28


, Teofrasto e Plinio ne fanno menzione.

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Pagina 34


Farina. — (Da farre, Plinio). Mil. Farina. - Fr. Farine. - Ted. Mehl. - Ing. Meal.

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Pagina 36


Plinio dice al lib. 25 cap. 2: « Hyssopum in oleo contritum phthyriasi resistit et prurigini in capite. » Non traduco la sentenza di Plinio per

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Pagina 43


Plinio però anteponeva a questi, quelli d'Egitto. E diffatti gli Ebrei tolti alla schiavitù da Mosè rammentavano sospirando i cocumeri , i meloni, i

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