Idrati di carbone: vale a dire i cereali con le relative farine e zuccheri. Prima di tutti il grano, il pane, il riso e i dolci. Tutti i farinacei, come le patate, lenticchie, castagne, paste e tapioca. In questa seconda categoria, nemica della prima, bisogna comprendere anche i carciofi, i funghi, le banane e i fichi.
Idrati di carbone: vale a dire i cereali con le relative farine e zuccheri. Prima di tutti il grano, il pane, il riso e i dolci. Tutti i farinacei
Questo accade perchè nella quantità sproporzionata dei farinacei o degli zuccheri ingerita difetta la dotazione adeguata dei minerali: fosfati, solfati, calcio, magnesio, manganese, che partecipa alla composizione degli enzimi-fissatori, veri agenti di mobilitazione, di riduzione, di trasformazione, di elaborazione fino ai termini necessari all'assimilazione del glucosio, del levulosio che derivano dall'ingestione di farinacei e di dolciumi, mentre abbonda il carbonio. In eccesso il carbonio decalcifica i tessuti, elimina troppo i sali di calcio.
Questo accade perchè nella quantità sproporzionata dei farinacei o degli zuccheri ingerita difetta la dotazione adeguata dei minerali: fosfati
Essi per la loro composizione chimica, si avvicinano molto alle carni: infatti, come le carni, sono cibi eminentemente proteici, ricchi di sostanze grasse e di sali minerali. Analogamente alle carni poi, mancano di idrati di carbonio (amidi e zuccheri), perciò hanno bisogno di pane o di altri alimenti amidacei, per essere considerati completi.
grasse e di sali minerali. Analogamente alle carni poi, mancano di idrati di carbonio (amidi e zuccheri), perciò hanno bisogno di pane o di altri
La lessatura dei vegetali e dei legumi si deve esclusivamente riservare per quegli alimenti che si devono degustare in insalata, ma dovranno essere cotti molto in ristretto, riserbando l'acqua per zuppe e condimenti e talvolta per decotti. Ricordiamo che tale acqua di cozione è ricca di zuccheri, di sali minerali, di albumine: delle sostanze cioè più solubili e diffusibili e quindi più facilmente digeribili e nutritive: principi preziosi per le costruzioni umane, che vanno a finire nella fogna, mentre con questo «siero vegetale» (che così meriterebbe di essere chiamato), si possono ricomporre cibi squisiti e salutari, piatti terapeutici.
cotti molto in ristretto, riserbando l'acqua per zuppe e condimenti e talvolta per decotti. Ricordiamo che tale acqua di cozione è ricca di zuccheri
Dopo l'alto costo raggiunto dalla vainiglia si è sempre più esteso nella pasticceria l'uso della vainiglina, prodotto chimico che la sostituisce perfettamente. È una polvere bianca, di profumo penetrante, che si vende in tutte le farmaceutiche e presso i negozianti di prodotti chimici. Assolutamente innocua, serve mirabilmente a profumare creme, zucchero al velo, liquori, frutta sciroppate, ecc. Soltanto non bisogna esagerare nella quantità, poichè ne basta un nonnulla per comunicare agli zuccheri o alle creme un eccellente profumo. Acquistatene qualche grammo, che conserverete in un vasetto di vetro ben chiuso.
, poichè ne basta un nonnulla per comunicare agli zuccheri o alle creme un eccellente profumo. Acquistatene qualche grammo, che conserverete in un vasetto
Gli zuccheri che offre il commercio, siano essi esotici od indigeni, derivino cioè dalla canna o provengano dalle radici di barbabietole, si distinguono in
Gli zuccheri che offre il commercio, siano essi esotici od indigeni, derivino cioè dalla canna o provengano dalle radici di barbabietole, si
1° Zuccheri brutti o greggi, che costituiscono il primo prodotto della estrazione dello zucchero, e si presentano in masse senza consistenza, colorate più o meno dal giallo-pallido al bruno per presenza di melassa che comunica loro un sapore un poco salino ed un odore speciale più o meno marcato. Sono più o meno impuri, oltre che per melassa, per parenchima e detriti delle piante da cui derivano, per sostanze minerali, per acqua igroscopica ecc. e vengono frequentemente invasi dall'acaro (Acarus sacchari), aracnide molto somigliante all'acaro della scabbia.
1° Zuccheri brutti o greggi, che costituiscono il primo prodotto della estrazione dello zucchero, e si presentano in masse senza consistenza
Normalmente l'amministrazione militare, per il servizio delle truppe, acquista zuccheri raffinati di 2a qualità, alquanto giallognoli di colore, non pesti e scevri di materie eterogenee. Sono sempre da preferirsi gli zuccheri non polverizzati, perchè le adulterazioni vi sono più difficili.
Normalmente l'amministrazione militare, per il servizio delle truppe, acquista zuccheri raffinati di 2a qualità, alquanto giallognoli di colore, non
2° Zuccheri raffinati che si ottengono sottomettendo gli zuccheri greggi alla chiarificazione e decolorazione mediante l'albumina ed il nero animale. Sono di color bianco-opaco, senza odore, di sapore dolce caratteristico e formati in agglomerazioni di piccoli cristalli fosforescenti con la percussione ed all'oscurità, a frattura saccaroide e tanto più duri, sonori e ruvidi al tatto, quanto più costituiti di zucchero puro.
2° Zuccheri raffinati che si ottengono sottomettendo gli zuccheri greggi alla chiarificazione e decolorazione mediante l'albumina ed il nero animale
In ragione della più o meno accurata raffinatura, si distinguono in commercio zuccheri raffinati di 1a, 2a e 3a qualità, e lo zucchero di qualità superiore, perfettamente cristallizzato in grossi pani coniformi, che prende anche il nome di zucchero reale.
In ragione della più o meno accurata raffinatura, si distinguono in commercio zuccheri raffinati di 1a, 2a e 3a qualità, e lo zucchero di qualità
62. — Indagini per constatare l'impurità di uno zucchero raffinato. Lasciando da parte tutto quanto ha riguardo agli zuccheri greggi di cui l'amministrazione militare non si avvale, vediamo con quali mezzi si può giungere a giudicare della purezza di uno zucchero raffinato. L'ordinario zucchero che offre il commercio, e specialmente se non di qualità superiore o di prima qualità, come quello appunto incettato per la truppa, difficilmente si trova allo stato di assoluta purezza, e può talora essere, abbastanza impuro per diverse sostanze eterogenee, o derivanti da una raffinatura imperfetta, o rappresentanti vere e proprie falsificazioni.
62. — Indagini per constatare l'impurità di uno zucchero raffinato. Lasciando da parte tutto quanto ha riguardo agli zuccheri greggi di cui l
oca grassa gelato nella luna lacrime del dio «Gavi» brodo di rose e sole favorito del mediterraneo zig, zug, zag agnelli arrosto in salsa di leone insalatina all'alba sangue di bacco «terra ricasoli» ruotelle tempiste di carciofo pioggia di zuccheri filati schiuma esilarante «cinzano» frutta colta nel giardino d'Eva caffè e liquori
insalatina all'alba sangue di bacco «terra ricasoli» ruotelle tempiste di carciofo pioggia di zuccheri filati schiuma esilarante «cinzano» frutta colta
Marinetti, invitato a parlare davanti a un ricevitore della Radio disposto sulla tavola tra «ruotelle tempiste di carciofi » e « pioggia di zuccheri filati», disse:
Marinetti, invitato a parlare davanti a un ricevitore della Radio disposto sulla tavola tra «ruotelle tempiste di carciofi » e « pioggia di zuccheri
Zucchero acidulato per bevande. Il succo di certe frutta, come ribes, ciliegie, lamponi, aranci, limoni, misto con acqua e zucchero, porgono una bibita aggradevole e refrigerante. Bisogna supplirvi con zuccheri acidulati, che hanno il vantaggio di conservarsi per tutto l'anno, e di fornire in ogni stagione le bibite che non si ottengono coi succhi delle frutta se non al momento in cui sono in piena maturità. Ecco in qual modo si procede per preparare gli zuccheri acidulati. Il ribes, a mo' d'esempio, bisogna sgranarlo, stiacciarlo, e, dopo averne raccolto il succo, si passa e si mescola con quattro o cinque volte il suo peso di zucchero ridotto in polvere. Con tale miscuglio si forma una pasta granita che si fa poco a poco asciugare entro una stufa moderatamente riscaldata, e che in seguito si polverizza per conservarla entro fiasche di vetro bene tappate. Quando si vuol far uso di questo zucchero ben acidulato, se ne diluisce due cucchiai da caffè in un bicchiere d'acqua e si ottiene una bibita tanto gradevole come quella che si può ottenere dal succo di ribes fresco. Si segue presso a poco lo stesso processo col lampone, colle ciliegie, gli aranci e i limoni. Soltanto che alle ciliegie, prima di stiacciarle, bisogna levare i noccioli; si sofirega un pezzo di zucchero sull'esterna scorza degli aranci e dei cedri, e poi si pesta questo zucchero per aggiungerlo a quello polverizzato che fosse stato frammisto al succo degli aranci o dei cedri, e che si fosse, come già dicemmo, essiccato in una stufa.
bibita aggradevole e refrigerante. Bisogna supplirvi con zuccheri acidulati, che hanno il vantaggio di conservarsi per tutto l'anno, e di fornire in ogni
Imitazioni varie. Se, come vogliamo supporre, il pasticciere sarà dotato d'immaginazione, di abilità e buon gusto, potrà imitare una quantità di oggetti la cui grazia e originalità attraggano, anche per la vista, i convitati e gli anfitrioni. Non v'ha palazzine, castelli, od almeno vivande di varie forme, legumi, frutta, fiori, istrumenti di musica, giuochi, pesci, insetti ecc. ecc., insomma non v'ha oggetto che non possa imitarsi colla pasta crostolata di mandorle, colla crostata all'italiana, colla pasta di mandorle spalmata coll'uovo, ecc. ecc., essendo gli zuccheri colorati e aromatizzati, e il cioccolatte la base della spalmatura che si dà alla superficie di ogni singolo pezzo, in unione, ben s'intende, all'albume d'uovo.
crostolata di mandorle, colla crostata all'italiana, colla pasta di mandorle spalmata coll'uovo, ecc. ecc., essendo gli zuccheri colorati e aromatizzati
Prima di tutto dovete aver cura di purgar bene i zuccheri, chiarificarli, passarli alla stamigna di lana, e per conoscere se il zucchero è tirato al vero siroppo con-viene osservare la prima piuma, la seconda che sia più ristretta, la terza e l'ultima che chiamasi la gran piuma, la quale è facile a passare la cottura.
Prima di tutto dovete aver cura di purgar bene i zuccheri, chiarificarli, passarli alla stamigna di lana, e per conoscere se il zucchero è tirato al