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462 risultati per era
Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno I
128056 1790 , Roma 1 occorrenze

ma ciò non era che un leggiero principio della loro sensualità per la dilicatezza del mangiare, che spinsero ben presto al più alto periodo di spesa

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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno V
137595 1790 , Roma 1 occorrenze

Questo pesce era molto stimato dagli antichi Romani, ma presentemente non ha più quel credito, ed è riguardati nella cucina come poco buono, insipido

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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno VI
138837 1790 , Roma 1 occorrenze

Anche moltissime di quest'altre Erbe era io solito di servire al già mio degnissimo padrone l' E.mo Card. de Bernis.

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Pagina 208

Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno V
149233 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 1 occorrenze

Questo pesce era molto stimato dagli antichi Romani, ma presentemente non ha più quel credito, ed è riguardato nella cucina come poco buono, insipido

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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno VI
150515 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 1 occorrenze

Anche moltissime di quest'altre Erbe era io solito di servire al già mio degnissimo padrone l'E.mo Card. de Bernis.

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Pagina 217

Artusi, Pellegrino
La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene
154255 1911 , Firenze , Landi 5 occorrenze

C'era un prete in una città di Romagna che cacciava il naso per tutto e, introducendosi nelle famiglie, in ogni affare domestico voleva metter lo

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Sarà bene vi prevenga che l'ultima vescica mi fu assicurato che era di maiale e che avrebbe resistito al fuoco più di quella di bue.

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L'oca era già domestica ai tempi di Omero e i Romani (388 anni av. C.) la tenevano in Campidoglio come animale sacro a Giunone.

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Giunta l'ora più desiderata per tali feste, che è quella di sedersi a tavola, cominciò il bello, perocchè si diede principio col brodo che era d'oca

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pesche era passata e il tempo incalzava per la presente ristampa. La signora me la raccomandò assicurandomi che era molto gradita ne' suoi paesi e perciò

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Bossi, Vitaliano
L'imperatore dei cuochi. Manuale completo di Cucina Casalinga e di Alta Cucina COMPILATO dal Conte Vitaliano Bossi COADIUVATO PER LA PARTE TECNICA DAL CAPO-CUOCO ERCOLE SALVI
164441 1894 , Roma , PERINO 10 occorrenze

Anticamente questo frutto era guardato con diffidenza e non era in uso che fra povera gente ora però è divenuto d'uso comunissimo ed estesissimo.

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Quest'animale una volta era comunissimo in Italìa, ora se ne trovano in Toscana, nel Napoletano, in Romagna e nella Sardegna.

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Presso gli antichi romani non era in buon concetto e ne mangiava moltissimo soltanto la plebe, ma non era che rarissimamente ammesso nelle vivande di

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Piatti non ce n'era che uno per ciascuno per tutte le portate e quindi, necessariamente gli avanzi dovevano gettarsi sotto la tavola.

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Questo gustosissimo prodotto era conosciuto e coltivato anche dagli antichi e l'imperatore Domiziano, per non parlar d'altri, essendone

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Il pane è l'alimento il più comune e più necessario, esso era conosciuto da tutti i popoli, fin dalla più remota età.

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Il Muria era composto col liquido che sgocciolava dal pesce salmone salato di fresco. Questa salsa era più comune, essendo poco costosa.

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Il Garum era ricercatissimo e talvolta il suo prezzo era molto elevato. I signori romani erano così teneri di questa salsa benchè sapesse di pesce

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Oltre l'acciuga usavano in special modo il pesce sgombro o maccarello, ed era ottenuto mediante la pressione delle interiora marinate di questi pesci.

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mediocre alimento, ma perchè anticamente la caccia di quest'uccello era riservata ai principi e signori ed era raramente servito in tavole usuali.

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Ferraris Tamburini, Giulia
Come posso mangiar bene?
166746 1913 , Milano , Hoepli 3 occorrenze

La buona carne di bue è delicata, dolce, rosea, con poche venature bianche. Il grasso di un bianco giallognolo denota che la bestia era giovane ed in

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Ciò è necessario osservare per non essere costretti a gettar via molte uova per uno solo che non era buono, ma alle buone mescolato.

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E l'Ariosto, se non era un ghiottone, passava per essere un intelligente non comune nell'arte piacevole del mangiar bene.

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La cucina italiana. Giornale di gastronomia per le famiglie e per i buongustai
177518 1943 , Roma , Società Anonima Notari (Istituto Editoriale Italiano) 3 occorrenze

La verità era che, in 30 anni, il brillante ufficiale era divenuto un canuto signore colla pancia grossa e la bocca devastata dalla piorrea.

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Ma non c'era stato nessun inganno: soltanto che il venditore, nel trasferirsi, s'era portato via i suoi alveari.

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Il fastidio, o il timore d'essere punti fan correre a scacciare l'importuna, talvolta a stritolare la creduta vespa. Ma era una vespa?

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Dottor Antonio
Il re dei cuochi della cucina vegetariana
197362 1896 , Milano , Premiata Ditta Editrice Paolo Carrara 8 occorrenze

Il celebre Raspail, che era pure medico strapatentato, e conosceva i suoi polli, ebbe a dire che

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Plinio suggerisce di condirla colla senape. Erano celebrate quelle di Aperea, che era un paesucolo della Beozia, e forse non aveva che quelle.

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il cavolo era in venerazione, perciò giuravasi sulla testa del cavolo. La più celebrata specie presso i Greci ed i Romani, era la verza nostra, detta

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Nei Vespri Siciliani, coloro che non sapevano pronunciar ceci, si uccidevano; era il riconoscimento di un francese, che rispondeva: sesì.

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. Tutti gli scrittori greci ebbero pure lodi per il fico. Era tradizione che fosse la passione di Ercole. Platone era sopranominato l'amante delle

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Pelusio era città dell'alto Egitto fondata da Peleo, padre del grande Achille. E a questo proposito san Gerolamo nel lib. IX in Ezechia, dice che si

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; ed era proverbio presso i Romani: ede nasturtium. I milanesi ad indicare piedi lunghi e larghi, alla moda inglese, chiamano le scarpe dei loro

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. Vero è che col nome di pomo, non solo la Bibbia, ma tutti gli scrittori, designarono le frutta in genere, ma, se ciò avvenne, era perchè il pomo

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Boni, Ada
Il talismano della felicità
199418 1927 , Roma , Preziosa 1 occorrenze

Questa ricetta ci fu gentilmente comunicata dallo stesso Ermete Novelli, il quale era anche un gastronomo appassionato.

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Maestrelli, Domenico
Il vitto del soldato. Raccolta di norme igieniche e delle più importanti nozioni sui caratteri, alterazioni, falsificazioni, preparazione e conservazione degli elementi concessi alla truppa
206482 1886 , Firenze , Collini 1 occorrenze

della seconda coppia si era già sensibilmente intorbidato nelle prime 24 ore di stufa, e dentro 48 ore era divenuto completamente opaco. A titolo di

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Guerrini, Olindo
L'arte di utilizzare gli avanzi della mensa
206665 1918 , Roma , Formiggini 3 occorrenze

piccolo fuoco, col suo intinto se lo spezzatino era in umido, o con un po' di burro e di vino se l'agnello era fritto. Pestate un paio di cucchiai di

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. XVI ed autore del volume più volte ristampato. Il soprannome di Panonto, se non era celia, indicava che il Romoli era celebre per cucinare questa

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Archestrato? Chi era costui? direbbe Don Abbondio.

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Marinetti, Filippo Tommaso - Fillìa
La cucina futurista
212197 1932 , Milano , Sonzogno 4 occorrenze

Era ormai passata da tempo l'ora stabilita per l'imbandigione e nessuno parlava di dar finalmente principio a questo convito luculliano. Mi avvicino

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La folla che si pigiava la sera della manifestazione per intervenire al grande banchetto era la migliore di Parigi. Erano rappresentati i maggiori

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Mentre si cominciava ad avere una certa abitudine per la cucina futurista, il Conte Sarmiento, che si era offerto ad illustrare le portate, annuncia

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(Una sola persona rimaneva estranea all'entusiasmo generale: immediatamente interrogata si è scoperto che essa era mancina - sfregava perciò la

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Prof. Leyrer
La regina delle cuoche
216467 1882 , Milano , C. F. Manini 1 occorrenze

Era indispensabile nelle italiane famiglie un libro che oltre trattare diffusamente dell'arte gastronomica, compendiasse anche quanto di utile e

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Artusi, Pellegrino
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
219595 1891 , Firenze , Salvatore Landi 1 occorrenze

C'era un prete in una città di Romagna che cacciava il naso per tutto e, introducendosi nelle famiglie, in ogni affare domestico voleva mettere lo

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Moretti Foggia Della Rovere, Amalia
Ricette di Petronilla
240851 1935 , Milano , Olivini 5 occorrenze

Io... io ho fatto... ciò che ogni donna avrebbe fatto nei panni miei. Non ho confessato ch'era stata la signora Nene... e tutto il merito l'ho tenuto

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Non dico che fosse un'anitra molto grossa e molto grassa ma, insomma, era un'anitra discreta e certo più che sufficiente per il bisogno della mia

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Era l'amica Damia (quella che vuol sempre sapere che cosa faccio io da pranzo per poi... copiarmi) e che, subito, con tutta la sua espansione...

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Stamattina, all'angolo della via, era fermo un carretto colmo di pesche; di pesche.. non prelibate, anzi di quelle che si chiamano... pesche di

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Era lei, infatti, che, come suole, veniva frettolosamente a visitarmi, e che appena sdraiata in quella tale comodissima poltrona...

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